La meta della odierna escursione cicloturistica è un'area naturale protetta situata poco a sud della ammaliante cittadina marittima di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto
Siamo ovviamente in Toscana, e più precisamente in Maremma; e stiamo per effettuare il giro completo della Diaccia Botrona, zona umida palustre protetta che è ciò che rimane dell'antico lago Prile (o lago Preglio), bacino lacustre che un tempo si estendeva su tutta la pianura e che è stato quasi completamente prosciugato a seguito delle grandi opere di bonifica iniziate dai Lorena nel XVIII sec nell’intento di eliminare la falcidiante malaria.
Marina di Grosseto - Fiumara
Non è decisamente una partenza mattiniera quella che effettuiamo in questa tiepida giornata di aprile, abbandonando il nostro alloggio ed immettendoci sulla ciclabile che da Grosseto porta fino a Marina attraversando la pineta.
Raggiunta la località balneare percorriamo la ciclabile lungomare fino a ritrovare la pineta una volta terminate le abitazioni, che attraverseremo per arrivare fino alla Fiumara.
Ambiente naturale protetto molto suggestivo con la sua fitta pineta, le dune di sabbia e la lunga spiaggia, dove possiamo trovare alcuni stabilimenti balneari ed una struttura dedicata al kite-surf.
Fiumara - Castiglione della Pescaia
Abbandonata la spiaggia risaliamo il corso della Fiumara fino ad arrivare alla Provinciale che collega Marina di Grosseto a Castiglione della Pescaia, purtroppo la ciclabile che ci permetterà di arrivare fino a Castiglione della Pescaia inizia subito dopo il ponte che scavalca la Fiumara, per questo motivo dovremmo affrontare il traffico per un centinaio di metri.
Una volta superato il ponte possiamo finalmente percorrere la bella ciclabile all'ombra della fitta pineta completamente staccata dalla sede stradale che ci porterà, in assoluta sicurezza, fino all'ingresso dell'area Protetta della Diaccia Botrona, meta principale della nostra giornata.
Non prima però di avere effettuato una piacevole sosta di ricarica approfittando delle aree pic-nic con tavoli e panchine, non delle nostre bici che sono muscolari, ma delle nostre energie grazie ad alcune pizzette e panini portati al seguito
La Diaccia Botrona
Sono circa otto chilometri che ci separano dall'ingresso all'area protetta della Diaccia Botrona, punto di inizio del circolare percorso, ovvero per arrivare alla presenza della celebre Casa Rossa o Casa Ximenes, dal nome del matematico gesuita che nel XVII secolo iniziò, su mandato di Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana, il processo di bonifica dell’area nella (errata) convinzione che la pericolosità dell’aerea palustre con conseguente rischio malaria non fosse che il risultato della unione delle acque dolci con quelle salate
Superata la Casa Ximenes scavalcando il ponte sul canale, iniziamo il nostro viaggio intorno all'area umida, i paesaggi iniziano subito a diventare suggestivi mentre il borgo medievale di Castiglione della Pescaia con il suo castello sorveglia silenzioso il nostro incedere.
Il percorso non risulta particolarmente impegnativo, la strada è larga e lo sterrato è compatto, solo in alcuni punti la vegetazione risulta un pochino più "aggressiva" ma niente di trascendentale, nelle basse acque intanto possiamo osservare la fauna che qui trascorre parte dell'inverno o che utilizza l'area umida come punto di sosta per il trasferimento autunnale verso le calde terre africane; anche se ormai a causa del riscaldamento globale, molte specie svernano direttamente in questa zona.
Il percorso più che un anello è una specie di quadrilatero irregolare, di circa 11 chilometri, terminato il primo lato iniziamo il secondo, sopraelevato, che conduce fino all'Isola Clodia, piccolo rilievo collinare dove un tempo sorgeva una ricca villa romana, a testimonianza della bellezza di questi luoghi prima che diventassero una temibile palude; oggi restano visibili soltanto i resti della chiesa romanica costruita in epoca medievale su parte della villa.
La percorrenza dell'Argine che ci separa dai resti dell'Abbazia è alquanto difficoltosa, gli arbusti hanno invaso in larga parte il percorso e alcuni di essi risultano particolarmente fastidiosi in quanto dotati lunghi spunzoni che hanno il brutto vizio di piantarsi nelle scarpe e nelle gambe; il vento intanto ha iniziato a farsi decisamente fastidioso, anche se per adesso ci colpisce lateralmente e quindi rallenta relativamente il nostro pedalare.
Ma sarà l'ultimo lato del quadrilatero, quello che dall'isola Clodia punta direttamente verso la Casa Rossa Ximenes e Castiglione della Pescaia, a risultare quello più impegnativo, a causa dell'erba che ricopre il sentiero ma anche e soprattutto al forte vento, che adesso punta deciso contro di noi, e pedalare adesso è decisamente faticoso.
Il nostro viaggio intorno alla Diaccia Botrona termina infine quando arriviamo nuovamente al cospetto della Casa Rossa, decisamente stanchi a causa appunto del vento che ci ha impegnato nell'ultimo tratto, ci concediamo una sosta di rifocillante nella adiacente area pic-nic, grazie alle schiacciate ripiene portate al seguito.
Castiglione della Pescaia - Marina di Grosseto
Un breve giro nel centro della marittima cittadina di Castiglione, oggi decisamente animata, ci regala una sontuosa e golosa coppa gelato; prima di intraprendere il viaggio di rientro verso il nostro alloggio, percorrendo a ritroso la ciclabile nella pineta.
Un'ultima sosta al piccolo negozio dove acquistiamo ciò che ci serve per una gustosa cena a base di tagliatelle al sugo bianco di cinghiale annaffiate ad un ottimo Morellino di Scansano e siamo finalmente a casa.
Stanchi ma decisamente soddsfatti.
Scrivi commento