La Toscana è una terra ricca di risorse storiche, culturali e naturalistiche, doti in effetti comuni a molte italiche regioni; una cultura che affonda le sue radici nei millenni che ha percorso utilizzando al meglio una straordinaria combinazione tra natura e umano ingegno riuscendo a creare situazioni straordinariamente suggestive ed accattivanti. Un territorio suggestivo anche e soprattutto perché ancora oggi rimasto fedele a sé stesso dove si può respirare un’atmosfera di altri tempi e rilassarsi in contemplazione di queste meravigliose suggestioni e spogliarsi dello stress e delle frustrazioni che la nostra quotidianità spesso ci impone. Una di queste zone, probabilmente neanche la più conosciuta forse anche perché un po’ isolata rispetto alle direttrici principali, è sicuramente quella delle Città del Tufo.



Cittadine che sono state anticamente edificate di una zona e in un contesto territoriale che probabilmente non era il più adatto a tale scopo, ma è proprio per questo motivo che il risultato contenuto è assolutamente straordinario e la suggestione che ispirano Sorano Sovana e Pitigliano è qualcosa di assolutamente magico ed incredibilmente rilassante

Pur non essendo la le attrattive principali di questa regione conviene sicuramente evitare il periodo più critico per visitarle, ovvero quello estivo ma anche quello pasquale tanto caro ai turisti stranieri, concedendo loro tutto il resto dell’anno dato che ogni stagione è in grado di regalare una determinata particolarità a queste meravigliose zone.

Un territorio antico che, dicevamo, affonda le proprie radici lontano nel tempo, la zona presenta infatti numerose testimonianze lasciate dalla popolazione etrusca durante il periodo di massimo splendore fino all'assorbimento da parte del nascente Impero Romano. 

 

PROBABILMENTE IL PANORAMA PIU' FOTOGRAFATO DELLA TOSCANA
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MONTALCINO, LA CITTA' DEL BRUNELLO
MONTALCINO, LA CITTA' DEL BRUNELLO

Il modo migliore per raggiungere le Città del Tufo per chi proviene da nord è sicuramente quello che prevede la percorrenza di une delle strade più belle e celebri del centro Italia, la Cassia.

Questa antica eredità Romana attraversa alcune delle zone più belle della Toscana per poi proseguire, con pari suggestione, il suo viaggio in terra laziale; la sola percorrenza della Valdorcia regala panorami meravigliosi dove le verdi ondulazioni dei campi coltivati sono dominate da borghi medievali e antichi castelli; un percorso dove l'unica difficoltà si ritrova nel mantenere la volontà di procedere verso la nostra meta senza cedere ai forti richiami che ogni strada che devia verso una attraente ignoto esercita su di noi.


Rocca di Tentennano

La rocca di Tentennano a san Quirico d'Orcia è la tappa obbligata dopo l'abbandono della via Cassia che ci indirizza verso le pendici del Monte Amiata, antico vulcano che si erge sulle terre di Maremma.

Questo imponente maniero è l'unico della valle a non essere mai stato espugnato, grazie alla sua particolare posizione e alle diverse cinte murarie.

Per secoli sentinella solenne della Val d'Orcia e della sottostante via Francigena offre sicuro rifugio ai pellegrini che la percorrono. 

I vari passaggi di proprietà che si susseguono nel tempo vedranno la vendita da parte di Siena alla famiglia Salimbeni all'indomani della battaglia di Monteaperti, ed è in questo periodo che vi soggiornerà Caterina Benincasa, quella che diventerà la patrona d'Italia: Santa Caterina da Siena



Le Pendici del Monte Amiata

Lasciando alla nostra destra la vetta del solitario monte, attraversiamo i suggestivi borghi che ne adornano le pendici, ma che oggi non visiteremo

(trovate a questo link i report a loro dedicati) puntando decisi verso la meta principale della giornata godendoci le ondulazioni che il nero nastro di asfalto disegna sul dolce versante montano.


SOVANA




SORANO

La meraviglia, in questa fetta di Toscana, non la regalano soltanto le città ma anche il contesto circostante; la natura rigogliosa che ricopre la campagna intorno è attraversata da antiche vie scavate nello stesso tuffo su cui sono edificate le città.

Da non sottovalutare quindi la possibilità di abbandonare i nostri mezzi a  motore per affrontare i comodi sentieri che si "perdono" nei boschi.

Ricca inoltre la testimonianza lasciata dalla popolazione etrusca, sicuramente da prevedere la la visita alle necropoli e alle tombe che qui intorno sono state millenni fa realizzate da parte di questa antica e, in parte, misteriosa popolazione.


Intervallo...


PITIGLIANO


Arriva quindi il momento del rientro a casa, un ultimo sguardo alle scoscese rupi tufacee sulle quali si allungano le ombre del tramonto prima di dirigerci verso la Cassia e la meravigliosa cornice offerta dalla Valdorcia; irresistibile tentazione con le sue infinite diramazioni, alla quel però dobbiamo opporre tutta la nostra risolutezza, per non arrivare alla magione a tarda notte.   


File GPX e mappa dell'Itinerario

La mappa mostra la dislocazione delle cittadine e la percorrenza da nord lungo la Cassia; le attrattive disponibili lungo il percorso e nei dintorni della meta di questo viaggio sono praticamente infinite.

Un itinerario del genere può essere affrontato in una giornata se dedicato solo alle città del Tufo ma può essere esteso anche ad un fine settimana o ad una vacanza molto più lunga.

Difficile anche solo redigere un breve elenco delle potenziali mete, ognuna delle quali necessiterebbe di una vacanza appositamente dedicata.

Possiamo citare, la Valdorcia e le Crete Senesi lungo la via Cassia, oppure Montalcino per poi allungarsi sul Monte Amiata; dalle città del Tufo poi possiamo immergerci nella vicina Maremma oppure puntare il Lazio con il Lago di Bolsena o la vicina Umbria con orvieto..

Contattateci se vi servono ulteriori indicazioni

Download
File GPX del percorso
Le città del Tufo.gpx
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