La regola dei terzi e’, probabilmente,  una delle regole più importanti della fotografia, essa infatti stabilisce un metodo di composizione dell’immagine adatto ad attirare la massima attenzione possibile da parte dell’occhio (e del cervello) umano.
E’ poco corretto infatti, per non dire sbagliato pensare che porre il punto di maggiore interesse al centro della foto sia la soluzione migliore, il nostro occhio infatti e’ abituato a cercare riferimenti diversi dal centro geometrico del soggetto osservato.
Tranne che in casi particolari, infatti, porre il soggetto al centro della foto pur non risultando dichiaratamente fastidioso, rende statica e piatta la composizione. Per ovviare a questa problematica arriva in nostro aiuto questa semplice regola; essa prevede la suddivisione ideale della nostra immagine in nove parti uguali generate da due rette equidistanti verticali e due equidistanti orizzontali.

In questa immaginaria griglia si creano quattro punti di intersezione che rappresentano i punti migliori sui quali centrare il soggetto di maggiore interesse della foto. La realizzazione in questo modo acquista maggiore dinamicità e tende a risultare meno piatta e “insignificante” di una scattata con classica centratura.


 Foto"centrata" ma piatta allo sguardo, non ci sono situazioni che consentano all'occhio di scorrere sull'immagine, la linea dell'orizzonte al centro della foto non dà risalto ne alla parte inferiore della terra ne al cielo

Stesso panorama centrato in modo diverso, oltre ad essere aumentati i punti di interesse essi sono disposti in modo da obbligare lo sguardo a osservare tutta l'immagine, anche le tre parti panoramiche: Terra, collina e cielo, sono disposte correttamente all'interno delle tre sezioni orizzontali



La griglia oltre che immaginaria e’ anche fisicamente presente sul display di alcune delle moderne macchine digitali per aiutare una eventuale scarsità di immaginazione, quello che conta comunque non e’ la ferrea applicazione della regola in modo matematico ma lo stimolo fornito al fotografo per una ricerca continua della miglior composizione in funzione delle proprie esigenze ma, perché no, anche in funzione di quelle degli altri.       


La montagna innevata e' perfettamente al centro ma non ci sono elementi di interesse visivo rilevanti, cielo e terra sono paritari senza che nessuno dei due riporti particolari di spicco

Il soggetto adesso e' sul punto di incrocio e anche la panoramica generale adesso assume elementi di interesse, il cielo poco interessante se non come elemento di contorno e' stato ridotto al terzo superiore



Nella moderna fotografia digitale e’ possibile inoltre fotografare un soggetto o un panorama utilizzando diverse composizioni comparando poi il risultato e verificando il diverso apprezzamento per gli scatti, normalmente la buona riuscita di una foto e’ data dalla cattura dello stesso stimolo che ci ha spinto a scattarla.         


In questo caso entrambe le soluzioni fotografiche risultano interessanti, centrando il soggetto si ottengono comunque posizionamenti di particolari nei punti di intersezione

Sembra comunque assumere maggiore dinamicità il posizionamento laterale del soggetto che lascia libero lo sguardo di correre lungo il sentiero di ingresso, regalando alla foto il "movimento"



Moto al centro inferiore e punto di interesse della montagna seminascosto nel centro esatto, carina, ma piatta e poco leggibile

Riportiamo i soggetti nei punti di intersezione, adesso oltre a guadagnare in visuale la montagna diventa motivo di grande interesse visivo, notare come anche le tre sezioni orizzontali contengano le tre parti panoramiche terra, montagna, cielo



Non dimentichiamoci mai, comunque, che i migliori risultati si ottengono scattando per la propria soddisfazione e non per quella altrui e che le regole esistono per essere infrante...... o meglio smentite!!


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