Un viaggio straordinario che ci ha portato fino in Portogallo percorrendo la costa nord della Spagna per poi rientrare attraversando l'interno della Penisola Iberica.
Città splendide, coste oceaniche dalle scogliere impressionanti, acque fredde ma trasparenti condizionate dal solenne ciclo delle maree, borghi medievali di estrema bellezza, castelli antichi dipinti di sfavillanti colori, abitazioni decorate con bellissime ceramiche e citta Romane costruite ai confini estremi dell'impero.
Un viaggio fino alla fine del mondo antico, Finisterre...
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Un viaggio, quello dell'estate 2022, che inizia ufficialmente da qui, dal colle del Moncenisio; pronti ad imboccare la direttrice Lione/Clermont Ferrand che ci porterà fino a Bordeaux, prima tappa di quella che sarà una emozionante vacanza.
L'idea principale è quella di arrivare fino in Portogallo, ma come nostro solito siamo pronti ad ogni possibile variazione e ad organizzare una giornata dietro l'altra senza imporre ne mete ne direzioni, ci guidano le innumerevoli attrattive che abbiamo aggiunto alla nostra pagina di Google Maps e quelle che scopriremo:
(le modalità le potete trovare qui: https://youtu.be/DMO4mpvzVaM).
I chilometri che i separano dalla vinicola cittadina sono circa 1100 e saranno superati in un'unica giornata dato che fino a Bordeaux il territorio è più o meno conosciuto.
Prende il via relativamente presto questo secondo giorno di viaggio, la prossima tappa non è molto lontana e la trasferta più impegnativa è stata affrontata, non serve quindi alzarsi all'alba, ora inizia la vacanza.
La prima meta della giornata è a circa 70 chilometri di distanza, sulla costa atlantica, in una zona turisticamente affollata, impiegheremo circa un'ora per arrivare in zona; per fortuna l'ora non troppo tarda ci evita il traffico esagerato che invece osserveremo al nostro ritorno.
Parcheggiamo poco lontano dall'ingresso principale, nel piccolo agglomerato urbano a circa un chilometro di distanza; l'accesso alla duna sarebbe possibile anche da lì, ma lo scopriremo solo al ritorno.
L'ingresso è libero (al momento) ma la zona dedicata all'accesso alla duna è in ristrutturazione, e non sappiamo se per il futuro sono previsti dei cambiamenti.
Donostia-San Sebastián e la denominazione ufficiale di questa bella città dei Paesi Baschi, un doppio nome che tenta di mettere d’accordo l’anima indipendentista Basca e quella nazionalista Spagnola. Affacciata su di un suggestivo golfo della costa Atlantica chiuso dall’Isla de Santa Clara, contrappone le bellissime ed infinite spiagge sabbiose ai vicoli del centro storico dove si affacciano numerosi locali, nei quali e possibile assaggiare i celebri Pintxos, rinomati stuzzichini locali; oltre ovviamente alla prelibata cucina di mare.
Superata la frontiera spagnola, dopo la visita alla Dune du Pilat e 240 chilometri di strada arriviamo nei pressi della cittadina Basca, intorno all'ora di pranzo, affrontando il relativamente caotico ingresso in centro città che ci rallenta, rei di non avere individuato prima i comodi parcheggi nelle immediate vicinanze.
Lasciata alle nostre spalle la bellissima Donostia - San Sebastian proseguiamo per la successiva tappa prevista in funzione delle tempistiche e del momento; Gaztelugatxe, in lista tra le innumerevoli attrattive evidenziate in zona, si guadagna la nostra prossima sosta.
Questa suggestiva roccia collegata alla terraferma da uno stretto ponte situata sulla costa Cantabrica, ha ospitato nei secoli un eremo, poi convertito in convento e in fortezza, prima di diventare una prigione della inquisizione ed infine essere distrutta, per essere poi ricostruito (l'eremo) nel 1978.
Molta della sua recente fama è dovuta alla apparizione nella serie “Il Trono di Spade” nelle vesti di ‘Dragonstone’ (Roccia del Drago), la fortezza di Daenerys, dove prima viveva la famiglia Targaryen.
Raggiungiamo quella che si può definire come la capitale dell’arte e della cultura dei Paesi Baschi con le prime ombre della sera, la stanchezza inizia a farsi sentire ma questo non ci impedisce di fare quattro passi per le vie cittadine e di ammirare il simbolo della città, il suggestivo Guggenheim Museum, e il suo guardiano: il floreale “Puppy”, celebre scultura di Jeff Koons che dal 1997 sorveglia l’ingresso.
Veloce escursione che ci consente anche di consumare una veloce cena prima di rientrare in albergo; pronti ad affrontare una nuova avvincente giornata di avvicinamento alla nostra meta principale, sperando che le tentazioni lungo il percorso non ci rallentino troppo...
O magari si...
Il terzo giorno di viaggio inizia sotto un cielo plumbeo con temperature che di estivo hanno ben poco, ma che per una visita ad una città sono sicuramente più piacevoli di quelle stanno bruciando mezza Europa.
Oviedo, tranquillo e accattivante capoluogo delle Asturie, è una città con suggestivi angoli medievali e una bellissima cattedrale gotica, dove il sidro (bevanda simbolo delle Asturie) scorre a fiumi.
Culturalmente molto attiva è anche un punto di riferimento gastronomico grazie alla sua cucina che spazia dal mare alla terra.
Da qui iniziava il primigenio Cammino di Santiago lungo 300 chilometri.
Woody Allen e Mafalda sono solo alcune delle statue “nascoste” per le vie cittadine che vanno assolutamente rintracciate e scoperte
Tecnicamente dovremmo accelerare i trasferimenti, altrimenti in Portogallo non ci arriveremo più, ma come sempre occorre fare i conti con le tentazioni, alle quali non sappiamo resistere.
Ed è così che abbandonata Oviedo con l’impegno di raggiungere la Galizia e A Coruña, percorrendo i 300 km di strada senza ulteriori fermate deviamo dal percorso praticamente a metà strada.
Un suggestivo golfo scavalcato dal ponte che stiamo impegnando, costituisce una attrattiva irresistibile; ed è così che oltre al golfo e al Cargadoiro, antico pontile utilizzato per il carico del materiale proveniente dalle vicine miniere, visibile dalla strada, possiamo ammirare il faro di Isla Pancha ed un piccolo forte difensivo; il forte di san Damian, posto a protezione della cittadina di Ribadeo e dell’omonimo golfo. Siamo appena entrati in Galizia.
Dopo i bagordi (si fa per dire) della sera prima, quando dopo avere preso alloggio nel nostro hotel, ci siamo goduti un'ottima cena a base di Pulpo alla Gallega, iniziamo la nuova giornata in un clima autunnale con la visita al Castelo de Santo Anton e alla Torre de Hercules, una delle maggiori attrattive della cittadina della Galizia.
(trovate maggiori information nel video a fondo pagina)
Commissionata dall'imperatore Adriano nel II secolo d.C. questa importante opera, è considerata il faro più antico ancora funzionante al mondo; non solo avvertimento per le navi ma anche strumento di avvistamento e difesa per la città romana di Brigantium (oggi La Coruña) sarà rimaneggiata soprattutto per quanto riguarda le mura esterne durante il medioevo.
Ormai in vista del termine della costa nord della penisola Iberica, la direzione piega progressivamente verso sud mostrando all'oceano il fronte ovest della ripida scogliera; siamo entrati nella Costa da Morte.
Un suggestivo tratto di costa che, a dispetto del nome, offre numerosi angoli suggestivi e spiagge di sabbia finissima bagnate da acque trasparenti che, con il sole, regalano intense sfumature di azzurro.
Ma non oggi, con il cielo ancora dispettosamente grigio ed un vento rabbioso che sferza la rocciosa costa, a ricordarci che siamo al cospetto dell'infinito e possente oceano Atlantico.
Un territorio aspro ma bellissimo, poco battuto dal turismo che, condizionato dal Cammino di Santiago, taglia via questo tratto di costa puntando direttamente verso Cabo Finisterre, uno dei punti di arrivo del religioso percorso.
Il confine con il Portogallo ormai non è lontano ma restano ancora un paio di tappe da effettuare, tra quelle preventivamente segnate sulla nostra mappa: la Cascata di Ezaro, scenografico tuffo del fiume Xallas nelle acque marittime raccolte in un profondo golfo, conosciuta come l'unica in Europa con tali caratteristiche, e il suggestivo mirador soprastante che consente una emozionante vista sulla costa.
Tappa finale la città di Vigo, (della quel non abbiamo foto ma che troverete nel video a fine pagina) dove trascorreremo la nostra ultima notte in Spagna, non prima però di avere degustato le locali prelibatezze, nonostante tutti i nostri buoni propositi...
Finalmente Portogallo.
Superata la frontiera prendiamo alloggio nella nostra nuova casa, un piccolo bungalow nel campeggio Orbitur nei pressi della cittadina marittima di Viana do Castelo, siamo circa 80 chilometri a nord di Porto.
Una annotazione per quanto riguarda il gruppo di camping Orbitur presenti in tutto il Portogallo, offrono un buon servizio di campeggio e bungalow vari, la adesione alla tessera societaria consente notevoli risparmi (da cumulare con quelli per l'eta... sigh!) e dal sito è possibile visionare la disponibilità di tutti i campeggi e la prenotazione di quanto disponibile.
Il tutto ci è stato molto utile soprattutto nei periodi più critici della settimana di ferragosto; Se servisse: https://www.orbitur.pt/pt/
Nuova tappa della giornata sotto un cielo finalmente azzurro, campeggiato da un abbagliante sole che ci accompagna nella visita in quella che è conosciuta come la "città più felice del Portogallo".
Parchi, palazzi, ville, santuari e giardini, e i diversi riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni rendono questa bellissima città a nord di Porto una meta imprescindibile.
Oltre a quanto da noi visto e documentato consigliamo di non perdere il monumentale santuario Santuario di Bom Jesus di Monte, imponente opera del XIX iscritta nel patrimonio umanità UNESCO che noi... visiteremo la prossima volta!
Porto è una città vitale accogliente, fresca, attiva, ammaliante, avvolgente, emozionante, solare (oggi un pochino meno) che ti accoglie piacevolmente tra le sue braccia, quasi diametralmente opposta alla ben più austera ed imperiale Lisbona (che visiteremo presto).
Ed è stato bellissimo perdersi tra le stradine della Ribeira e ammirarla dall’alto del ponte Luiz I, con solo un rammarico, non averle potuto dedicare più tempo, magari anche un paio di sere per apprezzarla con la luce della notte e durante la movida.
Ma questo nostro viaggio è un viaggio esplorativo, ed il bellissimo Portogallo sarà sicuramente teatro di successivi approfondimenti.
Eccoci qua, dopo la visita alla città di Porto in una delle località storicamente più importanti del Portogallo, se non addirittura la più importante, accolti dalla statua di Alfonso I detto il Grande, o il Conquistatore o il Fondatore.
Esatto, il FONDATORE.
Siamo a Guimarães, suggestivo borgo del Portogallo situato a pochi chilometri da Porto nell’’interno del paese; e quello che andiamo inizialmente a visitare è il suo importante castello, importante per la città e per il Portogallo.
Perché è qui che il Fondatore sarebbe nato.
Dopo le due notti di sosta a Viana do Castelo, che ci hanno permesso di esplorare Porto e i dintorni, riprendiamo il nostro viaggio verso sud, mantenendoci il più possibile sulla costa Atlantica.
Questa sarà una giornata di trasferimento ma che prevede comunque delle soste, una di queste molto importante, come potrete vedere successivamente.
Questa pittoresca chiesa, risalente al XVII secolo, era stata inserita preventivamente nella lista delle mete da visitare durante il nostro viaggio in terra Iberica; purtroppo parte della sua suggestione oggi se la porta via il cielo biancastro, una delle peggiori condizioni fotograficamente parlando...
Sotto un cielo finalmente azzurro, raggiungiamo una delle mete più interessanti di questo munifico territorio; la coloratissima cittadina di Aveiro, detta la "Venezia di Portogallo" ci accoglie con le sue sgargianti abitazioni ed i suoi canali, ma anche mostrandosi come la prima vera meta "turistica" che incontriamo, con conseguente affollamento. Una delle poche per fortuna.
L'ora non eccessivamente tarda ci permette di trovare parcheggio non lontano dal centro cittadino, condizione che tra poche decine di minuti sarebbe diventata un miraggio.
Le mura che cingono integre il borgo medievale, edificate per difendere l’abitato delle incursioni saracene, costituiscono insieme al solenne Castello, costruito nel XIII secolo per volere del re Dionigi I, l’attrattiva più rilevante di Obidos, ameno villaggio situato a pochi chilometri dalla costa atlantica e a circa 100 km a nord di Lisbona.
Ma Obidos ha anche un’altra particolarità, quella che forse le ha permesso di essere il gioiello che oggi possiamo ammirare, la cittadina infatti fu donata dal re alla sua consorte, la regina Isabel; ed è quindi grazie al “tocco femminile” che è diventata uno dei borghi più belli del Portogallo.
Siamo a pochi chilometri da Lisbona, nella bellissima cittadina di Sintra che merita assolutamente una visita, come del resto certifica la “protezione” dell’UNESCO in quanto patrimonio dell’Umanità. Numerose sono le attrattive visitabili, oltre al Palacio Nacional da Pena, meta principale della nostra escursione, sono da citare:
- Quinta da Regaleira, misteriosa villa neogotica che ospita passaggi segreti e pozzi dei templari;
- Palacio Nacional de Sintra, che ha ospitato I primi governatori del neonato Portogallo;
- Castelo dos Muoros, antica testimonianza del dominio moresco
- Palacio de Monserrate, suggestiva villa in stile arabeggiante.
Lisbona, capitale del Portogallo, è una città dal fascino storico e culturale unico al mondo, situata sulle sponde del fiume Tago ha una lunga storia che risale all'era romana ed è in grado di offrire ai visitatori una vasta gamma di attrazioni turistiche, tra cui antichi castelli, palazzi barocchi, chiese maestose, musei di arte e storia, e quartieri pittoreschi.
Il quartiere di Baixa, prima tappa del nostro volo, è il cuore pulsante di Lisbona, qui si trova l'ascensore di Santa Justa, una struttura in ferro battuto che offre una vista panoramica sulla città; la Placa des Restauradores, monumento all’indipendenza; e la suggestiva Praça do Comércio, la piazza principale circondata da negozi, caffè e ristoranti che si affaccia direttamente sul Tago.
La Praia do Malhão è una popolare spiaggia situata sulla costa sud-ovest del Portogallo, vicino alla città di Vila Nova de Milfonte, circa 200 km a sud di Lisbona.
Bellissima destinazione per coloro che vogliono godere della bellezza naturale e delle attività all'aperto della sorprendente costa del Portogallo, che si trova all'interno del Parque Natural do Sudoeste Alentejano e Costa Vicentina, un parco naturale protetto che copre una parte significativa della costa del paese.
Il campeggio Orbitur situato a poche centinaia di metri dalla spiaggia sarà il nostro campo base per un paio di giorni; quelli che servono per tirare il fiato e godersi la spiaggia ed il mare, nella tranquillità che solo una spiaggia Portoghese può regalare a pochi giorni da ferragosto.
Lasciamo con molto dispiacere Vilanova de Milefontes, le sue spiagge, la sua tranquillità, la magia del luogo, hanno impresso un segno indelebile nel nostro cuore; prossima meta le spiagge della bellissima Algarve.
Prima di arrivare all nostra meta c'è tempo per una serie di soste lungo la ripida costa in ammirazione delle imponenti scogliere modellate dal mare e dal vento nel corso dei millenni.
Suggestive cattedrali rocciose al cospetto delle quali spesso si aprono vaste e sabbiose spiagge, che appaiono ben più ridotte a causa della grandezza della sovrastante costa.
Una giornata davvero intensa, non particolarmente entusiasmante dal punto di vista metereologico, che ci condurrà fino alla punta più estrema dell'Algarve.
Cabo de São Vicente il punto più a sud-ovest dell’Algarve, e la fortezza di Sagres, rappresentano la nostra ultima tappa sulla costa ovest del Portogallo, e probabilmente anche una delle ultime del viaggio in terra Portoghese; adesso ci aspetta qualche giorno di mare e di tranquillità
Paesaggio molto suggestivo quello che si può ammirare dalle scogliere di questa punta protesa verso l’atlantico che deve il suo nome ai resti di un prete spagnolo, San Vincenzo, rinvenuti tra le rocce della impervia costa.
Le fortificazioni, un tempo presenti, vennero distrutte dal terremoto del 1755, ed oggi sulla punta resta solo un faro costruito per volere della regina Maria ed operativo a partire dal 1846.
Tavira è un piccolo gioiello dell'Algarve, situata non lontano dal confine con la Spagna; siamo alla fine, o all'inizio, di questa splendida regione del Portogallo ed è probabilmente per questo che non risulta particolarmente affollata neanche in questo critico periodo; siamo infatti nella peggior settimana dell'anno, turisticamente parlando: quella di ferragosto.
Attraversata dal placido fiume Gilão, scavalcato dall'antico ponte romano, fonde amabilmente tradizione portoghese e influenze moresche nelle sue strette che contraddistinguono la città vecchia e il sovrastante centro storico con i resti del medievale castello e le antiche chiese ricostruite dopo il devastante terremoto del 1755.
Il non essere una meta per casinisti e folli nottambuli garantisce la tranquillità necessari al godimento di una rilassante vacanza.
Con l’ingresso in Spagna il nostro lungo viaggio nella penisola Iberica inizia la fase finale, abbandonato con tristezza il Portogallo ci dirigiamo verso la nostra prossima tappa, una città che non conoscevamo e della quale siamo venuti a conoscenza grazie ad un documentario televisivo visto pochi giorni prima di partire, prontamente inserita nella bozza del nostro complesso itinerario in terra Iberica.
Mérida, città spagnola della comunità autonoma dell'Estremadura, capoluogo della provincia di Badajoz è stata fondata dai Romani nel 25 a.C. e fu la capitale della provincia romana della Lusitania durante la inarrestabile avanzata che porterà il vessillo della Città Eterna a sventolare sulle coste atlantiche.
Penultima tappa del nostro lungo viaggio in terra Iberica, la città di Avila è una città spagnola situata nella comunità autonoma di Castiglia e León, capoluogo della provincia di omonima, che conta una popolazione di circa 56.000 abitanti.
Avila è conosciuta per le sue mura medievali, che sono considerate le meglio conservate in Spagna, le mura furono costruite tra l'XI e il XIV secolo e sono lunghe 2,5 chilometri, con 88 torri e 9 porte, sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1985.
Il tramonto accompagna la nostra visita alla città, il contrasto offerto dalle nuvole che a tratti nascondono il sole giocando con i raggi dorati regala suggestioni incredibili, ad un contesto già di per sé davvero esaltante.
Siamo arrivati a quella che è davvero l’ultima tappa di questo lungo ed emozionate viaggio in terra Iberica, un itinerario di quasi 7000 km che ci ha permesso di visitare luoghi e città seguendo il profilo della costa oceanica che bagna le coste del nord della Spagna e del Portogallo, un intenso cammino che si conclude degnamente in una delle città più belle della Spagna: Segovia
Capoluogo della provincia di Segovia, nella comunità autonoma di Castiglia e León a circa 90 chilometri a nord di Madrid; Segovia è una delle città più belle e meglio conservate della Spagna nonché patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1985.
Città ricca di storia, cultura e bellezza naturale, può essere visitata in un giorno, ma è meglio dedicarle almeno due giorni per avere il tempo di esplorare tutte le attrazioni principali.