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Borghi Nascosti di Toscana - Valdichiana, Vald'Asso e Vald'Orcia

Un viaggio alla scoperta di borghi nascosti e poco conosciuti che prende il via dalla città di Arezzo e che attraversa la Valdichiana, la Vald’Asso e la Vald’Orcia fino ad arrivare al cospetto del castello di Montalcino patria del Brunello.

Saranno i borghi di Lucignano, Trequanda, Montelifrè, Montisi, Castelmuzio, e San Giovanni d’Asso ad essere teatro delle nostre “gesta” nonché principali attori delle nostre riprese (e delle nostre foto).

Seguiteci in questo suggestivo viaggio in una delle zone più belle della Toscana alla scoperta di piccoli borghi non ancora preda del turismo di massa, e dei suggestivi panorami che gli straordinari contesti paesaggistici attraversati sono in grado di regalare.

Anche nelle giornate più uggiose. 


VIDEO, MAPPA E GPX DELL'ITINERARIO A FINE PAGINA


Lucignano (AR)

La prima tappa del nostro odierno itinerario è dedicata ad uno dei borghi più belli e caratteristici della Valdichiana grazie anche al suo medievale impianto ellittico ad anelli concentrici:

Sorge su di un colle che domina la Valdichiana, territorio popolato fin dalla antichità dagli Etruschi ma ben presto assoggettato dalla crescente ed inarrestabile espansione Romana; sarà il contingente romano guidato dal console Lucio Licinio Lucullo a stabilirsi sul colle, nel I secolo a.C. e a dare il nome di Lucinianum al neonato Castrum (accampamento fortificato romano, stabile o provvisorio) in onore dello stesso Console.

Il medioevo vide Lucignano, inizialmente libero comune, godere della privilegiata posizione tra le città di Arezzo, Siena e Perugia, per poi cadere nell’orbita Aretina prima e in quella Perugina poi.


Con la sconfitta di Arezzo nella battaglia di Campaldino (alla quale parteciparono Dante Alighieri e Cecco Angiolieri), momento storico importante che sancì la crescente espansione della città di Firenze, e la scomparsa di Perugia sottomessa al Papato, fu Siena a subentrare, nel XIV secolo, nel controllo del Borgo e a dotarlo della cinta muraria ancor oggi ben visibile. 

La sconfitta di Siena decretò la fine anche del suo dominio sul territorio sul quale subentrò la vittoriosa Firenze assoggettando anche Lucignano che, come tutte le città Medicee, venne dotata di una fortezza che si aggiunse a quella precedentemente edificata dai Senesi.

L’ingresso in città dalla porta San Giusto, poco lontano dalla Rocca Medicea, si effettua sotto le “palle dei Medici” 


Trequanda (SI)

Questo piccolo borgo, che raggiungiamo dopo un veloce attraversamento delle terre di confine della Valdichiana di cui geograficamente fa parte, è situato sul confine tra la Vald’Orcia e le Crete Senesi; fa parte dell'Associazione nazionale città dell'olio, del registro nazionale dei paesaggi rurali storici e ha ricevuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Come già detto, la zona inizialmente accoglieva le popolazioni Etrusche passate poi sotto il dominio Romano, dopo la caduta del quale fu teatro delle scorrerie Longobarde e Franche; di Trequanda si ha notizia a partire dal 1198 che seguirà la sorte dei vari borghi e castelli dell’area passando dal dominio Aretino a quello Senese, fino a quando entrerà a far parte del Granducato di Toscana compreso nelle terre dello “Stato nuovo”, ovvero i territori precedentemente senesi.

Lo “Stato Vecchio” del Granducato di Toscana retto dai Medici era invece riferito ai possedimenti della repubblica Fiorentina prima della vittoria su Siena e della successiva nascita dello stato Mediceo voluto da Cosimo I e certificato dalla bolla papale di Pio V del 1569; Il Granducato visse fino alla sua annessione al Regno d'Italia del 1860 con una breve parentesi Napoleonica; ai Medici il cui ramo si estinse nel 1737 subentrarono gli Asburgo Lorena.

Montelifrè (SI)

La particolarità del borgo che atira la nostra attenzione mentre ci dirigiamo verso la prossima tappa del nostro viaggio non è solo quella di essere sovrastato da una antica quanto decadente rocca, ma bensì di non averlo mai notato nelle decine e decine di volte che abbiamo percorso queste strade.

Impossibile quindi sottrarsi alla tentazione del visitarlo; purtroppo la  nostra curiosistà si scontra con l'incontestabilità del cartello di divieto di accesso che ci sbarra la strada,  il borgo è proprietà privata.

 

Dal 2012 è residenza privata nonché turistica e la visione del borgo restaurato e dei resti della fortezza, muta testimone della fine della Repubblica Senese, è consentita solo da lontano, supportati dal teleobiettivo.  

Montisi (SI)

Piccolo gioiello posto sul confine tra le meraviglie offerte da Vald'Orcia e Crete Senesi, distante pochi chilometri dalla nostra precedente sosta, segue storicamente la sorte dei borghi e  dei castelli circostanti; oggi ancora poco conosciuto riesce ad offrire al visitatore una immagine ancora non contaminata dal turismo e una tranquillità altrove difficilmente rintracciabile.

 

Una tappa obbligata quindi in questo tragitto alla scoperta dei luoghi meno conosciuti, all'interno dei territori tra i più conosciuti di Toscana.


Castelmuzio (SI) - Il Borgo salotto

Di questo ennesimo gioiello medievale sparso su questa cresta collinare, indecisa se far parte della Valdorcia o delle Crete Senesi, è d'obbligo sottolineare un particolare impegno preso da cittadini e istituzioni (il borgo è frazione del comune di Trequanda), piuttosto che indugiare sulle citazioni storiche non dissimili da quanto già detto.

Castelmuzio infatti è un "Borgo salotto" per le mtoivazioni che sotto potete leggere; integralmente trascritte dalla pagina ufficiale:

CASTELMUZIO

IL BORGO SALOTTO

Nobile intento che non può che riscuotere la nostra approvazione oltre che il nostro assoluto rispetto; come quello, ci auguriamo, di tutti quelli che vorranno civilmente approfittare di tanta gentilezza.


A Castelmuzio cittadini e imprese, insieme al Comune di Trequanda, sfidano persino il buon senso e, con un atto di lucida follia realizzano un belvedere arredato con tavoli e poltroncine in ferro battuto degni di una villa, e un bagno pubblico rivestito con un lussuoso mosaico, arredato con dettagli preziosi: dallo specchio con la cornice dorata al mobiletto antico, dal diffusore di aromi alla fioriera.

è l'utopia che diventa realtà, che sfida pericoli come il vandalismo, l'abitudine al degrado, o la rassegnazione alla mediocrità per tutti gli aspetti della cosa pubblica, fino all'abbandono di un senso estetico per qualsiasi opera pubblica.

La realizzazioni sono intrise di eleganza, ma non sono fine a se stesse: esprimono un valore ben più alto.



Vald'Asso e Vald'Orcia


San Giovanni d'Asso (SI)

E' il torrente Asso, affluente del fiume Orcia a dare il nome a questa zona collinare, parte integrante del lunare quanto suggestivo territorio delle Crete Senesi, e celebre per un suo particolare, prezioso quanto gustoso prodotto.

San Giovanni d'Asso, piccolo borgo medievale del quale si hanno notizie a partire dal 714 è infatti riconosciuta come la capitale del Tartufo delle Crete oltre ad ospitare il museo dedicato alla preziosa trifola che non teme il confronto con quelle più rinomate di Acqualagna di Norcia o delle Langhe.

 

Tartufo che, grazie alla preziosa accoglienza dell’Osteria delle Crete possiamo degustare nonostante l’ora di pranzo si trascorsa da un po’; una ospitalità e una qualità che vi invitiamo a provare se siete in zona e avete voglia di prodotti locali sapientemente preparati. 

 

OSTERIA DELLE CRETE

 

Montalcino

Del borgo che ci accingiamo a vistare, e che da bella mostra di se sovrastando, dal colle che lo ospita, la valle attraversata dalla Cassia, tutto si può dire tranne che sia sconosciuto; tappa finale del nostro viaggio la città del Brunello è probabilmente uno dei  borghi più celebri al mondo.


La nascita di quella che sarebbe diventata la capitale del vino, con il suo Brunello ma anche il suo Rosso, risale al X secolo, sono dell'anno 815 le prime notizie che si hanno relativamente  alla concessione del territorio del Monte Lucini all'abate di sant'Antimo, suggestiva abbazia non lontana da Montalcino, ma si dovrà attender ancora qualche decade prima della costruzione del primo nucleo abitato. 

Grazie alla sua importante posizione lungo la via Francigena, resterà per lungo tempo, in epoca medievale, comune indipendente, prima di diventare rilevante castello della Repubblica di Siena; con la definitiva caduta di Siena ad opera di Firenze del 1555, Montalcino diverrà “Repubblica di Siena riparata in Montalcino” resistendo per ben 4 anni agli assalti delle truppe medicee, nella speranza di poter un giorno tornare a Siena.

Speranza che mai si concretizzerà, come si può drammaticamente evincere da una lapide posta all'interno del castello: 

 

GLORIA A TE, MONTALCINO ULTIMA E FORTE

ROCCA DI SIENA ED ULTIMA MINACCIA,

RIBELLE EROICA CHE CHIUDESTI IN FACCIA

AL MEDICEO LADRON L'ULTIME PORTE.

L'ULTIME E POI SILENZIO: - OH SEPOLTURA

OVE A GRAN FORZA DI CATENE AVVINTA

L'INSANGUINATA LIBERTA' DISCESE:

OH, QUIETE DI TRE SECOLI OSCURA

CHE SU TUTTA LA SERVA ITALIA ESTINTA

COME UNA COLTRA FUNERAL SI STESE

GLORIA A TE, MONTALCINO, ONDE UN SENESE

SUPERSTITE DRAPPELLO, ANCOR QUATTR'ANNI

OPPOSE ALLA MITRAGLIA DEI TIRANNI

LA REPUBBLICA SUA PERCOSSA A MORTE.

 

(G. MARRADI)

 

Così anche Montalcino entrò a far parte del mediceo Granducato di Toscana fino alla sua dissoluzione, nel 1861, a favore del Regno d’Italia


La fortezza realizzata a partire dal 1381, inespugnabile fino alla tragica data che al consegnò a Firenze, è visitabile gratuitamente al suo interno, mentre occorre fare un biglietto presso l'enoteca all'interno delle mura per salire al camminamento di ronda.


Con la pioggia che sempre più insistentemente (ed ironicamente) bagna la città del vino, terminiamo la nostra escursione in una delle zone più belle e famose della Toscana, dove, nonostente tutto, è ancora possbile godere della tranquillità offerta da placidi e poco conosciuti borghi.


Video, mappa e GPX dell'itinerario

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Valdichiana; Vald'Asso e Vald'Orcia, i b
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