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Diaccia Botrona (GR)

La Diaccia Botrona è una riserva naturale situata in Toscana, nell'immediato entroterra della splendida Castiglione della Pescaia.

Zona umida paludosa un tempo regno della malaria è caratterizzata dalla celebre "Casa Rossa" (o Ximenes) oggi sede dell'ente parco ma che in un remoto passato sarebbe dovuta servire a bonificare la zona contribuendo alla separazione delle acque dolci da quelle salate, unione che si riteneva causa principale della malaria.

Oggi è una vivace zona protetta dove soprattutto in autunno ed inverno si possono facilmente osservare numerose specie di volatili ad iniziare dai coloratissimi fenicotteri rosa.

E' possibile in determinati giorni ed orari, visitare la palude a bordo di placidi barchini, all'interno della Casa Rossa inoltre è disponibile un percorso didattico che illustra la riserva. 

Casa Rossa (Ximenes)

La Casa Rossa, o Ximenes, si raggiunge dalla stupenda Castiglione della Pescaia, imboccando la strada che costeggia l'ampio canale.

L'appellativo deriva dal colore delle sue mura e dal nome dell'ingegnere gesuita che la face edificare nel 1765, nel tentativo di bonificare la zona al tempo malarica, è il simbolo della riserva ma, per certi versi, anche della maremma stessa. 

Su incarico di Leopoldo di Lorena, Leonardo Ximenes lavorò per bonificare la palude malarica che dominava la zona nell'errata convinzione che fosse l'unione tra le acque dolci e le acque salmastre marine a causare il problema.

 

Occorre attendere quasi un secolo, per volontà di Leopoldo II, prima che inizino concreti lavori di bonifica basati su concetti più moderni ed efficaci.

Ma il processo di bonifica si  concluderà solo alla  meta degli anni 50 del 1900, regalandoci finalmente un territorio aspro ma meraviglioso che è possibile vivere (e visitare) senza rischiare salute e vita.

Oggi la Casa Rossa Ximenes è il cuore della Diaccia Botrona, al suo interno è presente un museo sulla bonifica e sull'avifauna, ed è possibile ottenere informazioni, mappe e prenotare escursioni con guide.


Dalla Casa Rossa iniziano alcuni percorsi che portano ad alcuni capanni da dove è possibile osservare la fauna senza arrecare disturbo, i vari percorsi sono comunque progressivamente in fase di rivalutazione e alcuni di essi sono stati chiusi negli ultimi anni, per evitare che troppi visitatori potessero arrecare danno agli "abitanti" della palude. 


Isola Clodia (GR)

Una altro accesso possibile all'area umida protetta è quello in posizione opposta alla Casa Rossa, in località Ponti di Badia, dalla quale un breve sterrato ci conduce fino in prossimità dei ruderi dell'Abbazia di san Pancrazio al Fango.  

La chiesa, della quale restano poche tracce, è stata edificata sulla cima della piccola collina che un tempo era invece un isoletta al centro del lago Prile; ameno luogo di villeggiatura apprezzato anche dai Romani che qui edificarono una delle loro sontuose ville.

Nulla rimane a testimonianza del lontano passato romano anche a causa della costruzione della stessa abbazia che ne ha cancellato per sempre i resti. Il progressivo impaludamento della zona (dal quale deriva l'appellativo Fango della chiesa) trasformerà l'isola Clodia in una penisola, prima del definitivo prosciugamento.


PANORAMICA SULLA DIACCIA BOTRONA DALL'ISOLA CLODIA
PANORAMICA SULLA DIACCIA BOTRONA DALL'ISOLA CLODIA

I Fenicotteri Rosa

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