Dalla collina che ospita il castello medievale ridiscendiamo verso il centro storico della città; prima con la Via Militare e poi percorrendo la via Contrada sant'Urbano, ovvero la Via della Memoria.
Questo percorso, che da Piazza della Loggia risale fino al Castello, ricorda con le sue 441 formelle tutte le vittime del terrorismo e della violenza politica, ad iniziare dalle 8 persone che furono uccise il 28 maggio del 1974 in Piazza della Loggia.
Raggiunta piazza Tito Speri arriviamo infine in Piazza della Loggia attraversando il sottopasso della Torre Bruciata.
Sarà il solenne monumento dedicato alle 10 giornate di Brescia (delle quali trovate cenno nel report dedicato al Castello di Brescia, prima tappa della giornata) a darci il benvenuto nella magnifica piazza.
Video e mappa dell'Escursione
Piazza della Loggia
Cuore pulsante della città fin dal Rinascimento ed è stata il luogo di molti eventi importanti nella storia di Brescia; è circondata da palazzi storici, tra cui il Palazzo della Loggia, che ospita oggi la sede del municipio di Brescia.
Questo palazzo è un esempio di architettura rinascimentale/veneziana ed è stato costruito nel XVI secolo, la sua facciata è stata realizzata utilizzando il marmo di Botticino, estratto dalla vicina omonima cava.
Il sottostante portico, che offre suggestivi scorci sulla piazza ospita due fontane, sempre in marmo di Botticino, che scortano il portale di ingresso al palazzo ed al suo salone Vanvitelliano al quale si arriva risalendo la bellissima Scala Rinascimentale.
Non abbiamo visitato, purtroppo le sale del palazzo, normalmente aperte al pubblico, rimandando la visita ad altra occasione.
Per ulteriori informazioni su orari e condizioni per le visite al palazzo e agli altri monumenti e musei cittadini, vi rimandiamo al sito ufficiale del turismo di Brescia
Sovrastante i portici, una antica testimonianza dello scandire antico del tempo, regolato dalle ore di luce e dalle fasi lunari, la torretta dell'orologio con l'antico orologio astronomico risalente alla fine del XV secolo e raffigurante le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali.
Al di sopra dell'orologio i celebri “macc de le ure”, uno dei simboli della città di Brescia, automi meccanizzati che scandiscono ancora oggi le ore con il loro martello; fu adottata dal popolino ad iniziare dal XVIII secolo la denominazione "Tone e Batesta" e successivamente i “Matti delle ore” per le due statue che iniziarono anche a essere citata in varie opere letterarie di diverso valore, come il
"Dialogo Repubblicano dei Matti delle ore, le due statue libere e parlanti, ovvero dialogo tra i due fratelli che suonano le ore all'Orologio della Piazza di Brescia, soprannominati i Matti e chiamati da alcuni Battista ed Antonio" risalente al 1797
Ai piedi della Torretta dell’Orologio c’è la stele che ricorda le vittime dell’attentato di Piazza della Loggia, avvenuto il 28 maggio 1974, a causa del quale, pochi giorni dopo, Tone e Batesta cessarono di battere le ore; la riparazione verrà portata a termine nel 1980.
Nel 1985 verranno temporaneamente rimossi per un completo restauro terminato alla fine dello stesso anno, la ripresa dei rintocchi avverrà invece nel 1986.
Lasciamo quindi alle nostre spalle Piazza della Loggia per raggiungere, attraverso via XXIV Maggio, la successiva attrattiva cittadina, continuando il nostro percorso storico culturale per le vie di questa incredibile e ricca (culturalmente parlando) città.
La variabile enogastronomica oggi, a causa delle varie viste ai musei e alle corte giornate invernali, non è purtroppo prevista; ma ci saranno presto altre occasioni, con climi primaverili e giornate decisamente più lunghe.
Piazza della Vittoria
Questa piazza, di aspetto decisamente contrastante rispetto alla vicina Piazza della Loggia, non può nascondere a causa delle inconfondibili architetture le sue origini; risale infatti al 1932, ovvero in pieno "Ventennio fascista", la realizzazione di questo spazio celebrativo della architettura e della organizzazione urbanistica tipica del periodo.
La costruzione della piazza, grazie alla inaccettabilità di qualsiasi opposizione alle decisioni politiche tipica dell’epoca, avviene demolendo il preesistente quartiere medievale che, con i suoi vicoli stretti e le abitazioni alte fino a 25 metri, era un importante centro di attività commerciali.
Quartiere che aveva da tempo bisogno di una riqualificazione soprattutto a causa delle condizioni igieniche più che precarie, ma che si poteva effettuare in maniera meno drastica salvaguardando il patrimonio storico e culturale.
La piazza delimitata dal Torrione INA (primo grattacielo Italiano), dall’austero e bicromatico Palazzo delle Poste e dalla Torre della Rivoluzione con il suo orologio, era adornata con monumenti e numerosi simboli fascisti successivamente rimossi o distrutti.
Resta invece ancora presente “L’Arengario” in pietra rossa, al tempo utilizzato come palco per i comizi anche dallo stesso Mussolini, le lastre marmoree che lo decorano esaltano momenti storici o personaggi importanti per la città, come la Vittoria Alata che richiama all’Impero Romano o quella dedicata alle “Dieci giornate di Brescia”.
La scritta “fascismo anno X” fu cancellata alla fine della guerra risultando però ancora leggibile.
Sul fronte dell’arengario, sulle due lastre principali, invece si leggono le scritte:
"BRIXIA FIDELIS FIDEI ET JVSTITIAE"
"BRESCIA LA FORTE BRESCIA LEONESSA D'ITALIA"
Dalla Piazza della Vittoria attraversando omonimo quadriportico e passando sotto al Rinoceronte Appeso, opera di Stefano Bombardieri dal titolo Il peso del tempo sospeso che fa parte della riqualificazione della zona (trovate maggiori riferimenti visivi nel video), entriamo nella successiva tappa di questo avvincente errare cittadino.
Piazza del Duomo o Paolo VI
Raggiungiamo quindi il luogo della prima prenotazione alla visita fatta on-line; Il Parco Archeologico di Brixia Romana.
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