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Le Valli di Comacchio - Cicloturismo

Lunedi di pasquetta 2022, una giornata allietata dal cielo azzurro ma decisamente fresca e molto movimentata da un turismo impaziente di lasciare dietro di sé, almeno per un giorno, guerre e pandemie.

In questo frenetico lunedì decidiamo quindi di esplorare una zona che in passato avevamo già visitato, "rispolverando" un mezzo di locomozione da noi poco utilizzato ma che saltuariamente ritorna utile.

Ed è quindi in sella alle nostre biciclette che ci lanciamo nella esplorazione delle splendide Valli di Comacchio lasciando dietro di noi, caos e turisti vocianti, o almeno ci proviamo.

Purtroppo la sottovalutazione di un piccolo particolare ci obbliga ad una forzata sosta di riparazione per rimediare ad un grosso danno, che... ma non vi anticipiamo niente, trovate tutto nel video 



Comacchio

Un'affollatissima Comacchio ci accoglie nella primissima parte del nostro percorso, la abbandoneremo molto velocemente dato che ci torneremo nel tardo pomeriggio, a fine tour, quando sarà meno affollata e più vivibile.

Affacciata sulla costa nord dell’Emilia-Romagna a soli 3 km dal mare, è una città lagunare incantevole, spesso paragonata a una "piccola Venezia"; con i suoi canali, la luce riflessa sull’acqua e un’atmosfera autentica, è il cuore del Parco del Delta del Po, dove storia e natura si fondono.

Il periodo migliore per visitarla è da aprile a ottobre, tra le attrazioni da visitare ricordiamo:  Trepponti, il simbolo di Comacchio, e il Ponte degli Sbirri, con vista su Palazzo Bellini e l’Ospedale degli Infermi; la Manifattura dei Marinati, dove si scopre la tradizione della lavorazione dell’anguilla; l'Antica Pescheria del '600 oggi mercato del pesce del ‘600; il Museo Delta Antico, con reperti archeologici e il carico di una nave romana ben conservata. 

 

Da non perdere infine: Una passeggiata sul Loggiato dei Cappuccini, i prodotti tipici come l'anguilla e i risotti di mare, e, ovviamente una escursione in bici nelle cosiddette "Valli". Come faremo oggi!

 


Valle Fattibello e Valle Pega

Lasciata Comacchio superiamo il canale Migliarino/Porto garibaldi superando il ponte di ferro, subito dopo inizia sulla sinistra il percorso sterrato ciclopedonale che costeggia la laguna delle Valli di Fattibello e Pega; Fattibello era l'ultima valle prima del rientro a casa dopo un lungo periodo di pesca, il momento giusto per darsi una ripulita e "farsi bello" prima di arrivare in porto.

Casone Donnabona

Superato un nuovo ponte nei pressi della foce, deviamo dal percorso previsto (per disattenzione) deviando verso destra alla volta del Casone Donnabona; tipica struttura di pesca locale, il Casone, dal nome particolare che, a quanto pare si deve alla consuetudine di alcune signore di allietare le lunghe giornate dei pescatori...

Rottura con il botto...

Proprio sotto il casone si manifesta il problema che rischia di concludere la giornata nel peggiore dei modi, riusciamo per fortuna e per perizia a rimediare e a ripartire sul percorso previsto; dopo avere invertito la rotta ed essere tornati sul giusto sentiero.

Trovate tutto nel video a fine pagina.

Foce - Saline


Lido degli estensi - Porto Garibaldi

Pausa gelato e traghetto contraddistinguono questa parte dell'itinerario che torna ad affrontare le folle turistiche di pasquetta, preludio all'ultima parte del percorso che ci riporta a Comacchio lungo una scorrevolissima ciclabile a due corsie, perfetta ma poco panoramica.

Comacchio: I Trepponti

Comacchio: i Trepponti

Il rientro a Comacchio avviene al cospetto del seicentesco Trepponti, antica porta di ingresso cittadina e oggi monumento simbolo della stessa. 

Noti anche come Ponte Pallotta, sono il simbolo architettonico più celebre di Comacchio, costruito nel 1638 per volere del cardinale Giovanni Battista Maria Pallotta, su progetto dell'architetto Luca Danese, il ponte fungeva da porta fortificata della città, collegandola all’antico canale navigabile Pallotta che conduceva al mare Adriatico. 

Realizzato in laterizio e pietra d'Istria, presenta cinque scalinate che convergono in un rialzo centrale, con una struttura ad archi sotto cui si diramano i canali storici della città (Salara, Sant'Agostino, Borgo e San Pietro). 

Nel tempo, il ponte ha subito modifiche estetiche, tra cui l'aggiunta di torrette di guardia e pilastrini decorativi.


Sulle due torri sono presenti lapidi con versi di Ludovico Ariosto dall'Orlando Furioso:

«E la città ch'in mezzo alle piscose

Paludi, del Po teme ambe le foci,

Dove abitan le genti disïose

Che 'l mar si turbi e sieno i venti atroci.»

 

e Torquato Tasso dalla Gerusalemme Liberata:

«Come il pesce colà dove impaluda

ne i seni di Comacchio il nostro mare,

fugge da l'onda impetuosa e cruda 

cercando in placide acque ove ripare, 

e vien che da se stesso ei si rinchiuda 

in palustre prigion né può tornare, 

che quel serraglio è con mirabil uso 

 

sempre a l'entrare aperto, a l'uscir chiuso.»

Ponte degli Sbirri

 

Questa seicentesca costruzione che prende il nome dalle vicine carceri nelle quali erano confinati principalmente i pescatori di frodo, ci accompagna verso la fine di questo inteso me divertente viaggio lungo le sponde delle Valli di Comacchio in sella ad un mezzo di locomozione decisamente atipico per quanto ci riguarda; ma che crediamo sarà ancora compagno di divers escursioni.

Riposte le bici nel baule della macchina ci concediamo un aperitivo lungo i canali di Comacchio, il traffico di rientro è intenso stasera ma noi non abbiamo fretta! 


Video, Mappa e GPX dell'itinerario

Download
Anello ciclopedonale Valli di Comacchio.
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Commenti: 1
  • #1

    Roberto Nencini (giovedì, 21 aprile 2022 16:06)

    bravi


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