Quello del 2019 è l'anno delle "spunte" in cima alla lista delle cose da fare; dopo il Nivolet tocca infatti al Colle del Sommeiller essere conquistato; una meta da tempo tra i miei desideri più importanti ma solo da quest'anno davvero possibile.
È da marzo infatti che, con la sostituzione della blasonata ma vetusta multistrada 1100 con la più eclettica KTM 1190 Adv , si sono aperti nuovi orizzonti al nostro vagabondaggio Moto-Egoturistico; ciò che prima era quasi impossibile adesso diventa più che fattibile, diventa obbligatorio!!!
È la prima meta nel mirino di Athena è proprio questa!
Alba di una tiepida domenica di metà ottobre, il meteo sembra essere dalla nostra parte e, tranne qualche innocua velatura, il sole dovrebbe riscaldare il nostro nuovo viaggio nelle terre del Piemonte.
È il fango l'unica preoccupazione reale che mi porto dietro; Athena monta gomme stradali, sarebbe molto difficile se non impossibile, farla salire su tratti ripidi e fangosi; spero quindi di non trovarne...
Il nostro viaggio inizia sullo stretto nastro d'asfalto che da Bardonecchia arriva a Rochemolles; dopo pochi chilometri mettiamo le ruote sul facile sterrato che collega Rochemolles al Rifugio Scarfiotti
La strada sterrata rimane agevole, solo alcuni tratti sono scivolosi a causa del fango, ma senza destare preoccupazioni; questa è la prima vera escursione in fuoristrada sulla KTM, iniziamo quindi a prendere confidenza con Atena, testando le reazioni sulla strada accidentata.
E comincia anche il divertimento visto l'ottimo feeling subito dimostrato dalla nostra KTM 1190 ADV che inizia a “scodinzolare” giocosamente sulle facili curve.
Superato il bivio del Rifugio Scarfiotti inizia il vero percorso che porta al Colle, lo sterrato diventa più difficile,ma anche più divertente.
Il sole comincia a scaldare le membra e ad illuminare un paesaggio quasi lunare; intense emozioni al cospetto di un cielo profondamente azzurro.
Questo primo tratto di percorso richiede poca attenzione data la sua relativa facilità, ciò lascia spazio a qualche divertente evoluzione che sfrutta freno posteriore e acceleratore per affrontare le curve...o per far "volare" Athena sui frequenti dossi che ci troviamo ad affrontare e che la KTM pare gradire nonostante la stazza.
Impossibile resistere alla meraviglia che si apre intorno a noi, non resta quindi che imbracciare la reflex ed inziare a (tentare di) catturare le emozioni. Le soste fotografiche saranno comunque ridotte in questa fase di risalita, data la bella sensazione scatenata dalla solitudine, vorrei arrivare in vetta prima che arrivi qualcuno a rovinare la magia.
La strada che porta al colle fu inaugurata nel 1962 per servire gli impianti sciistici presenti sul ghiacciaio, il suo arretramento progressivo portò alla chiusura degli stessi nel 1985. Da quel momento venne meno ogni intervento di manutenzione sulla strada ormai inutile; pochissimi i tratti asfaltati ancora visibili sul percorso.
Terminate le poche decine di metri ancora legate al passato inizia il tratto più complicato della risalita; soprattutto a causa delle pietre, anche di grossa dimensione, che occupano la strada.
Da adesso in poi la guida è quasi esclusivamente in piedi sulle pedane e manubrio da tenere saldo ma in modo elastico per copiare le asperità
mantenendo il controllo del mezzo. Mano di ferro in guanto di velluto.
A dispetto della stagione e della altezza, fa molto caldo, ed io sono madido di sudore a causa anche dello sforzo necessario a far risalire Athena lungo la strada, (divertendomi ovviamente) , ed ecco che, quando meno te lo aspetti...
Scrivi commento