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A "Scuola di Moto"

Hai un tuo percorso Motociclistico, fatto di crescita ed esperienza sul campo iniziata all'età di 14 anni (se non prima) e continuata senza interruzione per quasi 40 anni ormai; in questo lungo lasso di tempo la sicurezza attiva è stata sempre un tuo punto fermo.

Una convinzione che ti ha portato a percorrere indenne tutti i chilometri che hai potuto mettere in carniere; nessun incidente e nessuna caduta. Da tutto ciò è nata la voglia di mettere a disposizione di chi abbia voglia di leggerle le motivazioni che hanno portato a questo traguardo (e che potete leggere nella sezione del sito dedicata alla Sicurezza in Moto). Poi però arriva un giorno particolare, il giorno in cui la tua compagna di vita e di viaggio decide che è arrivato il momento di abbandonare la sella posteriore della nostra moto.

E di iniziare a guidare la propria.

Una comunicazione questa che, inizialmente, suscita in me diverse e contrastanti emozioni; alla felicità che provo pensandola alla guida della sua moto si contrappone decisa la preoccupazione per la pericolosità del mezzo legato ad un equilibrio instabile e pesantemente soggetto alla inciviltà e stupidità altrui.

Condizioni relativamente alle quali, la sua ridotta esperienza scooteristica rischia di non essere sufficientemente risolutiva.

La domanda che nasce spontanea è:

Come fare a condensare e trasmettere in poco tempo quanto acquisito in decenni e centinaia di migliaia di chilometri?

Una domanda alla quale faccio molta fatica a rispondere, sicuramente farò tutto il possibile per guidarla e istruirla sulle modalità di guida e su come si stà in strada cercando di evitare i potenziali pericoli, visibili e invisibili.

Ma oltre a tutto questo, non posso non considerare anche una delle componenti a mio giudizio fondamentale per la guida in sicurezza: la guida in fuoristrada.

Già, perchè sono straconvinto che la mia predilezione per le strade bianche affrontate fin dal poco adatto 50 cc, sia stata fondamentale per la acquisizione di una ottima padronanza del mezzo e per la gestione delle situazioni critiche non prevenibili, e la conseguente salvaguardia della mia pellaccia.

E questa mia convinzione è anche facilmente spiegabile: Guidando una moto su strade bianche in condizioni di precario equilibrio si ottiene una sorta di accelerazione delle condizioni critiche che si possono trovare in strada come la perdita di improvvisa aderenza o di direzione dovuta ad un ostacolo imprevisto.

 


Sollecitazioni che portano inequivocabilmente ad una reazione sempre più istintiva ed immediata del pilota in grado di affrontare con freddezza e lucidità situazioni non prevedibili altrimenti critiche che si possono palesare improvvisamente durante la guida su strada.

Purtroppo per soddisfare tale esigenza non ho a disposizione i mezzi adatti, non ho ne le moto ne ne il terreno dove esercitarsi, quindi occorre trovare una soluzione diversa.

E la soluzione arriva cercando il modo di risolvere lo stesso problema ma legato al figlio tredicenne che tra qualche mese potrebbe voler salire in sella alla sua prima moto.

Anche se di 50cc.

Junior Moto School

Cercando sul web le varie possibilità in merito trovo infine il sito della Junior Moto School;

associazione lombarda che avvicina al motociclismo grazie a corsi di guida per bambini,ad iniziare dall' eta di 4 anni.

I Corsi tenuti da professionisti del settore, ex piloti ed istruttori,  si promettono di istruire i piccoli piloti alla guida in sicurezza di una moto fornendo loro, oltre alle nozioni,  anche le protezioni necessarie alla guida (casco, pettorine, etc etc) e le moto Yamaha di vaie misure automatiche o anche con il cambio. 

Ma è approfondendo telefonicamente la questione con la gentile e capace Roberta che scopro che la scuola non è solo indirizzata ai bambini ma anche alle mamme che volessero cimentarsi nell'impresa.

A questo punto non resta che prenotare le prime lezioni e iniziare a far prendere contatto con moto, cambio e strade sterrate, la mia ignara (al momento) famiglia.

Superfluo dire che la notizia è stata accolta con estremo entusiasmo e che poche settimane dopo abbiamo (hanno) affrontato la prima lezione di guida in sella alle moto da cross adeguate al loro livello e seguiti passo passo dai vari istruttori.

I corsi, della durata di due ore circa, si sono poi susseguiti nei mesi successivi, fino ad arrivare ad una buona padronanza del mezzo e della guida che hanno portato moglie e figlio a lasciare il terreno dedicato alla formazione di base e ad affrontare con sicurezza il percorso che si snoda all'interno del bosco.

Il tutto sempre sotto la guida accorta degli istruttori.

Adesso i due "piloti" hanno acquisito sicurezza e capacità di guida in maniera più rapida, mirata, e meno pericolosa di quanto avrebbero potuto fare guidando solo su strada appassionandosi anche ad un mondo, quello dell'off road, che è in grado di regalare tante emozioni in modo meno pericoloso di quanto possa avvenire su strada.


E questo è un ulteriore valore aggiunto che questi corsi hanno rispetto ad altre situazioni, guidare concentrandosi solo sulla guida e sul percorso senza doversi preoccupare anche della stupidità degli altri utenti della strada ha un valore enorme e ti consente di migliorare rapidamente e di sentirsi subito più sicuro.

Parallelamente abbiamo continuato anche le lezioni su strada dove, sopratutto mia moglie, ha rilevato una estrema diversità dal mondo sterrato, senza rendersi conto immediatamente di quanto invece il corso abbia condizionato in positivo il suo modo di guidare ed il suo istinto, obbligando continuamente la sua parte inconscia ad agire quando, con la razionalità, sarebbe stato troppo tardi.

Adesso siamo arrivati con soddisfazione a superare il primo passo montano ognuno in sella alla sua moto, e siamo in procinto di affrontare nuove sfide su strada; grazie anche alla Junior Moto School ed ai suoi istruttori. 

Comunque, quanto ovviamente, va sottolineato come quello che ha fatto progressi maggiori sia stato sicuramente nostro figlio, ma non per diversità di sesso o attitudine, semplicemente grazie alla giovane eta, che a differenza di quella della mamma gli permette di affrontare le situazioni con quel pizzico di incoscienza in più che noi adulti abbiamo progressivamente perduto. 

Ed è anche per questo motivo che meglio avviare alle discipline motoristiche a partire fin dalla giovane età, e nelle modalità previste dalla JMS, dove tutti si divertono ma dove non ci sono ne graduatorie ne premi.

Per crescere e divertirsi e non per competere 

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