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Ostuni - La Città Bianca

Meta tra quelle più rinomate della Puglia, e certamente tra quelle irrinunciabili; Ostuni è situata a pochi chilometri dalla costa e a meta strada tra Brindisi e Monopoli.

La stupenda cittadina è conosciuta anche con l'appellativo di "Città Bianca, grazie al candore che contraddistingue i muri delle case realizzati utilizzando la calce molto comune nella zona.

Oltre alla facile reperibilità l'utilizzo di tale materiale era giustificato proprio dalla sua bianchezza che aiutava a diffondere la luce per gli stretti vicoli di Ostuni.

Piacevole passeggiare per le vie cittadine, anche e soprattutto in estate, quando il candido splendore della città contrasta con il blu del cielo mitigando le temperature spesso torride della zona.  


MAPPA E GPX DELL'ITINERARIO A FINE PAGINA



La storia di Ostuni è un affascinante viaggio attraverso epoche e culture diverse; dalle prime comunità preistoriche ai Romani, dai Normanni ai Borboni, la città infatti ha conservato le tracce di ogni passaggio.

 

Già nel Paleolitico (50.000-40.000 anni fa), cacciatori neanderthaliani abitavano le grotte della zona, come testimonia il suggestivo ritrovamento dello scheletro di "Delia", una donna di 20 anni incinta risalente a 25.000 anni fa, scoperto nel 1991 in un grotta.

La fusione culturale operata intorno al X secolo tra i Messapi e i Lapigi insediatisi sulla collina che oggi ospita la Città Bianca, diede origine ad una nuova identità culturale della quale si perdono le tracce dopo la occupazione romana del Salento, periodo storico del quale si hanno ben poche citazioni per quanto riguarda questo territorio.


 

Alla instabilità derivata dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente durante la quale si susseguirono le diverse scorribande di Ostrogoti e Longobardi e Saraceni nonostante la difesa operata dai Bizantini, seguirà un periodo di prosperità con l’avvento del domino Normanno a partire dal XI secolo.

Sarà invece  l'imperatore Federico II di Svevia nel XIII secolo a dare la spinta definitiva necessaria alla crescita del borgo, che in periodo medievale assume la fisionomia che oggi possiamo ammirare, con le case accostate una all’altra nell’intenzione di utilizzare al meglio lo spazio all’interno delle mura.

 

 

Risale al XVI secolo il periodo più florido di Ostuni;  sotto il dominio spagnolo esercitato da Isabella d'Aragona e dalla figlia Bona Sforza la città si sviluppa sotto il profilo urbanistico ma anche sotto quello artistico e culturale, grazie ai privilegi concessi alla città

Venduta al duca Giovanni Zevallos, a capo di una famiglia di mercanti nel 1679, la città conobbe un periodo di declino e oppressione; verrà comunque quasi completamente risparmiata dalla epidemia di peste che colpi la zona grazie alla calce, disinfettante naturale, che viene ancora oggi utilizzata per imbiancare le pareti delle case, e che rende la città così unica e abbagliante.

Da rilevare come tale pratica rischiasse recentemente di scomparire penalizzando fortemente l’aspetto della città ed il forte richiamo turistico, eventualità scongiurata grazie a precise regole comunali tese a salvaguardare Ostuni ed il suo magico candore. 

Un nuovo periodo di splendore si avrà sotto la dominazione Borbonica, per arrivare infine alla Unità d’Italia del 1860.


Mappa e GPX

ATTENZIONE: Mappa e GPX riportano le località dell'intera vacanza in Salento e zone limitrofe

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