· 

Alberobello - La dannazione dell'unicità

Alberobello è uno dei borghi più rinomati e conosciuti in Italia e al mondo, un borgo tra i più unici in assoluto, caratteristica questa che contribuisce ad accrescere le emozioni e le suggestioni provate durante una visita.

Un contesto come quello dei Trulli di Alberobello non si ritrova in nessun'altra parte della Puglia, dell'Italia e nemmeno del mondo, una singolarità che richiama migliaia di turisti da ogni parte del mondo. Ma non è tutto oro quello che luccica.

Se da un lato questa originalità può essere considerata un valore assoluto dall'altra può diventare anche una dannazione, una eventualità questa, che in tempi contraddistinti da orde di turisti vocianti con le asticine per i selfie in mano, è tutt'altro che remota.


VIDEO, MAPPA E GPX DELL'ITINERARIO A FINE PAGINA


Di borghi più o meno suggestivi, l'Italia è piena, e questo consente ad ognuno di loro di essere apprezzato per quello che è: un'attrattiva soggettiva ed "elitaria" legata alla soddisfazione personale e non sufficientemente utile nella gara del  "Io ci sono stato", fatti di foto a gruppi sorridenti e selfie a facce stupide...

Di Alberobello invece ce n'è una sola, e questo significa che venire tra i trulli a farsi una foto regala molti punti alla suddetta gara, e questo fa si che alla fine non abbia più importanza cosa realmente questo borgo sia, quale sia il suo Patrimonio Culturale, e se esista ancora un qualche richiamo al passato che ha generato questa meraviglia.

L'importante è che sia tutto perfetto, pulito, bianco e sopratutto fotogenico, di tutto il resto a chi scende da un autobus per risalirci un paio di ore dopo tutto questo non interessa; si cerca un trofeo, si inquadra la preda e bang, la si uccide, dell'ecosistema ci preoccuperemo un altra volta.

Tutto questo è un qualcosa che alla fine può far vendere l'anima e far diventare un borgo vitale e caratteristico in un asettico palcoscenico.

Un villaggio artificiale  non più legato ad un contesto territoriale e culturale ma dedito alla esclusiva soddisfazione del turista mordi e fuggi.

Un qualcosa di molto similare sta succedendo anche non molto lontano, nella straordinaria città dei sassi di Matera; o come è già invece ampiamente e drammaticamente successo a Venezia.


E ti accorgi di questo quasi immediatamente, il tutto è troppo bello, pulito, imbiancato, asettico, per essere vero, per essere realmente vissuto e non da vivere solamente come una risorsa turistica: ecco il Trullo, fai la foto, compra qualcosa, se mangi meglio ancora e poi a mai più rivederci.

C'è una parte più nascosta di Alberobello che consente una visita più tranquilla e sicuramente più emozionante oltre che esclusiva, ma la sensazione di trovarsi in qualcosa di artificioso, qualcosa di costruito apposta per il turista non si riesce a cacciarla non si riesce a reprimerla, ed è una sensazione questa che ci accompagnerà per tutta la visita, per tutto il tempo in cui resteremo ad Alberobello; il cui ricordo sicuramente emozionante resterà, ma con un retrogusto amarognolo legato indissolubilmente a un interrogativo che non richiede risposta.


E' tutto vero, o è tutto finto?

Torniamo a noi; Alberobello, meraviglioso borgo situato in Valle dell’Itria (Puglia) e celebre in tutto il mondo per i suoi Trulli, particolari costruzioni costruzione conica in pietra a secco tipico, appunto, della Puglia centro-meridionale, affonda le sue radici in un lontano passato.


Ma sarà nel XVI secolo, sotto il dominio dei Conti Acquaviva d’Aragona, che la città conobbe il suo principale sviluppo; in questo periodo, per evitare di dover sottostare alla tassazione imposta dall’editto del Regno di Napoli che sottoponeva a un tributo ogni nuovo insediamento urbano, il conte decretò che ogni nuova casa dovesse essere edificata solo a secco, senza l’utilizzo di malta, in questo modo potevano essere considerate come costruzioni precarie e quindi esenti da tassazione.

Dovendo utilizzare solo pietre furono privilegiate costruzioni di forma quadrata e rotonda con falsa cupola composta da cerchi sovrapposti; gli abbellimenti decorativi (pinnacoli) rappresentano probabilmente la firma del maestro trullaro che li ha realizzati. 

Alcuni di questi pinnacoli sono frutto invece di ristrutturazioni avvenute più recentemente e si ispirano a elementi riconducibili al periodo fascista.

La particolarità di queste costruzioni e la loro unicità hanno fatto si che Alberobello fosse dichiarata Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1996.



Video, Mappa e GPX

ATTENZIONE: Mappa e GPX riportano le località dell'intera vacanza in Salento e zone limitrofe

Download
Puglia_2017.gpx
Documento XML 1'017.6 KB

Scrivi commento

Commenti: 0

Seguici anche tu!