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Tuscania, la città leggendaria

È uno dei più straordinari scrigni di tesori del centro Italia e vanta ben due leggende relative alla sua fondazione; la prima la vede fondata dal figlio di Enea, Ascanio, nel luogo dove vennero ritrovati dodici cuccioli (Tus-Cana), la seconda invece per mano del figlio di Ercole e della regina degli Sciiti, Araxe, che si chiamava Tusco.

Quello che è certo è che questo antico villaggio di Etrusca origine, divenuto importante città grazie alle vie commerciali e successivamente pacificamente parte del nascente Impero Romano, è ricco di numerose testimonianze storiche per un arco di tempo che va dall'epoca Etrusca fino a quella rinascimentale passando per quella medievale; conoscerà un lungo periodo di stasi sotto il dominio dello Stato della Chiesa fino al suo passaggio al Regno d'Italia del 1870 con la presa di Roma e la "Breccia di Porta Pia"

La data del 6 febbraio 1971 è una data drammaticamente importante per Tuscania; un terremoto del IX grado della scala Mercalli con epicentro poco lontano, devasta il centro storico uccidendo circa 35 persone e rendendo inagibile il 60% delle abitazioni, evento che modificherà per sempre l'aspetto antico della città 

Area archeologica di Colle san Pietro

La chiesa di san Pietro edificata su quella che un tempo era l'acropoli etrusca, divide gli studiosi; alcuni affermano infatti che la sua costruzione risalirebbe al VIII costituendo il primo esempio di architettura romanica, per altri invece il periodo è quello del XII secolo riducendo così drasticamente il suo valore architettonico. Le tre torri presenti ricordano l'importanza strategica del colle e la presenza anche di una cinta muraria.



Antica via Clodia e centro storico

Dall'area archeologica scendiamo verso il centro storico di Tuscania sulla Sp12, che segue immediatamente parallela la antica via Clodia, strada Romana, prevalentemente commerciale, che correva tra la Aurelia e la Cassia addentrandosi nel cuore dell'Etruria: il tracciato completo di questa strada non è ad oggi totalmente noto.  

Parcheggiata la moto vicino al teatro comunale percorriamo il largo delle Sette Cannelle che segue le mura di cinta sul lato interno; passando, ovviamente davanti alla omonima nonché bellissima fontana, una delle più antiche della città dato che risale all'epoca Etrusco/Romana, più volte ristrutturata durante i secoli.

Fontana delle Sette Cannelle


Attraversiamo diametralmente il centro storico percorrendo vie e storia di Tuscania, fino ad arrivare dalla parte opposta del borgo alla porta San Marco che sancisce l'uscita dal suggestivo museo a cielo aperto. 

Chiesa di san Marco e Fontana di montascide

Situata poco lontano dalla omonima porta di ingresso cittadino, la chiesa fu consacrata nel XIV secolo ma il suo aspetto attuale risale invece al XIX secolo, conservando in originale solo il portale d'ingresso.

La fontana con lo stemma comuna e i mascheroni che gettano acqua è stata costruita nel seicento 


Porta san Marco e cinta muraria


Delle estensioni della città Etrusca e Romana non si hanno notizie certe, mentre sicura è quella del periodo romanico grazie alle possenti mura ancora solidamente presenti e visibili.


Dalla porta san Marco torniamo sui nostri passi riguadagnando il centro storico e raggiungendo il suo cuore, dove sorge il Duomo di san Giacomo Maggiore. 

Fontana Grande e Duomo di san Giacomo Maggiore



Parco e torre di Lavello

Introdotta da edifici rinascimentali la Torre di Lavello sovrastava e sorvegliava il palazzo della Dogana, introduce all'omonimo parco dal quale è possibile godere di una straordinaria vista panoramica.


Chiesa di S. Maria Maggiore

La chiesa di santa Maria Maggiore è l'ultima tappa del nostro viaggio nel tempo; e situata alla base del colle di san Pietro che accoglie l'omonima chiesa e che abbiamo apprezzato nella prima parte della nostra esplorazione di Tuscania.

Edificata nel IX secolo è dotata al suo interno di bellissimi cicli di affreschi risalenti al XII e al XIV secolo; la mozza distaccata torre campanaria risale al XII secolo.

L'itinerario

La Tuscia


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