L'ultimo dei novellini; ecco come mi sento al termine di questa intensa giornata trascorsa dondolando al cospetto delle meravigliose cime delle Dolomiti. 

E anche un pò stupido, quando il receptionist dell'Hotel di san Candido, riconsegnandomi i documenti mi chiede, se sono sicuro di tornare a casa l'indomani...

Perché partire con una gomma posteriore quasi alla frutta con la convinzione di cambiarla appena tornati a casa, tanto sarebbe bastata, era stata un idea stupida.

Viaggiare In due con i bagagli e in presenza di temperature elevate avrebbe aumentato il degrado della gomma, oltretutto più ti avvicini alle tele più la gomma si scalda, e si consuma.

E adesso siamo qui in val Pusteria, quasi sulle tele...

Si rientra praticamente sulle tele; guida accorta, tragitto più diretto possibile ma con meno autostrada ipotizzabile; inutili i tentativi di trovare un gommista aperto di domenica.

Il degrado apparentemente si arresta ma ad un eventuale controllo il problema apparirebbe evidente.

Purtroppo quanto ipotizzato per la domenica svanisce come neve al sole, ci godiamo comunque qualche passo dirigendoci verso casa, ma niente al confronto di ciò avremmo dovuto fare.

Vi chiederete cosa...

Non ne abbiamo la più pallida idea!

L'itinerario della  domenica, e di ritorno, avremmo dovuto progettarlo sabato sera non appena raggiunta l'ultima tappa delle giornata e relativo albergo; purtroppo abbiamo dovuto pensare ad altro.