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Val Bavona, Valle Selvaggia

Prosegue, dopo la suggestiva escursione alla Corte dei Laghetti in val Sambuco, l’esplorazione della “madre” Vallemaggia e delle vallate che da lei diramano.

La Val Bavona , che insieme alla val Lavizzara decreta la fine della Vallemaggia aprendosi a Y, è una delle vallate più selvagge della zona, ed è stata una delle più ostili all’insediamento umano.

Tanto che ancora oggi non è raggiunta dalla corrente elettrica ed è abitata solo d’estate. Una asprezza che si percepisce visitando i recuperati antichi insediamenti edificati con fatica in contesti estremi o abbandonati per umana sconfitta.

Ma la valle Bavona non è solo drammatica sopravvivenza, qui esiste e si ammira anche una possente natura;quella con cui l’uomo ha cercato di venire a patti, a volte inutilmente.


Il Video dell'escursione



La cascata di Foroglio

Questa imponente cascata che attrae il visitatore che transita in Val Bavona, grazie anche alla visibilità dalla strada.  E' situata nelle immediate vicinanze dell'omonimo borgo; contesto che offre inoltre numerosi percorsi trekking che conducono alla conoscenza della vallata e della sua asprezza.



Foroglio


Immagini...

La Presa: Il Borgo fantasma

Il borgo fantasma della Presa è uno degli esempi più rappresentativi di questa lotta tra uomo e natura, ultimo avamposto nella valle fu infine abbandonato per le continue frane e le devastanti alluvioni che lo minacciavano.

Recentemente consolidato e in parte restaurato, offre oggi ai visitatori una suggestiva fotografia dell’arduo modo di vivere del tempo, grazie anche alle due case torre risanate e internamente visitabili.

Ed è sicuramente sconcertante pensare al contesto temporale nel quale si colloca la costruzione di questo avamposto umano, mentre qui si lottava per sopravvivere, altrove esplodeva la magnificenza del Rinascimento.

Il Borgo è facilmente raggiungibile dall'abitato di san Carlo con una facile passeggiata di 10 minuti.


San carlo

La Funivia di San Carlo che conduce al cospetto della cima del Basodino e dell’omonimo ghiacciaio, costituisce la fine della vale Bavona, da qui si prosegue solo a piedi, verso le cime, verso la magia. Il sottostante Borgo di san Carlo è oggi l’ultimo centro abitato della Val Bavona che, a suo tempo, accolse anche gli esuli dal piccolo agglomerato urbano della Presa.


Oratorio di Gannariente

Sonlerto

Mentre il pomeriggio inoltrato oscura la valle, la Val Bavona è anche questo; esploriamo il suggestivo borgo di Sonlerto, costruito sulle rocce di una antica frana per non rubare spazio ai pascoli e oggi suggestivamente ristrutturato.


 

Ma se da un lato il silente borgo stimola tristezza per le precarie condizioni di vita degli antichi abitanti, oggi regala interiore serenità, grazie alla silenziosa tranquillità che tra queste antiche mura regna.

Il tempo a nostra disposizione è purtroppo terminato, rientriamo con la consapevolezza della infinita ricchezza di suggestioni che questo territorio ancora ci riserva; torneremo, non sappiamo ancora quando. Ma torneremo


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