Con l’ingresso in Spagna il nostro lungo viaggio nella penisola Iberica inizia la fase finale, abbandonato con tristezza il Portogallo ci dirigiamo verso la nostra prossima tappa, una città che non conoscevamo e della quale siamo venuti a conoscenza grazie ad un documentario televisivo visto pochi giorni prima di partire, prontamente inserita nella bozza del nostro complesso itinerario in terra Iberica.
Mérida, città spagnola della comunità autonoma dell'Estremadura, capoluogo della provincia di Badajoz è stata fondata dai Romani nel 25 a.C. e fu la capitale della provincia romana della Lusitania durante la inarrestabile avanzata che porterà il vessillo della Città Eterna a sventolare sulle coste atlantiche.
Conosciuta anche come Roma Spagnola grazie alla ricchezza di monumenti del periodo, la colonia di Augusta Emerita fu fondata dai veterani (detti Emeriti) delle legioni di Augusto e ampliata successivamente dal genero dell’imperatore: Marco Vipsanio Agrippa, divenendo ben presto una delle città più importanti dell’impero.
Il Ponte Romano
Alcazaba di Merida
Tra i tanti monumenti storici ancora visibili, spiccano il ponte romano che introduce alla città, l’anfiteatro, il teatro splendidamente conservato e il Tempio di Diana in quello che fu un tempo il Foro cittadino, oltre ai tre acquedotti che quasi 2000 anni fa approvvigionavano di acqua la città e che oggi danno ancora mostra di sé.
Il Tempio di Diana e il Foro Romano
Museo nazionale di arte Romana
Questo importante museo (che purtroppo non visiteremo)
espone reperti quasi esclusivamente rivenuti nella zona di Merida; si inizia con il periodo della fondazione Romana nel periodo di Augusto per arrivare alla caduta dell'Impero Romano di Occidente nel v sec d.C.
Le collezioni delle epoche successive si riferiscono al periodo di dominazione Visigota della Penisola Iberica e a quelle della inziale dominazione islamica, durante il quale la città iniziò una progressiva decadenza che si protrarrà per tutto il periodo arabo; seriamente danneggiata dalle campagne Napoleoniche nella zona, troverà finalmente pace e recupero storico ad iniziare dal XX secolo.
Nel 1993 viene dichiarata Patrimonio Umanità dall'UNESCO
L'anfiteatro Romano
Il teatro romano
Peristilo del Teatro
Arco di traiano
Acquedotto di san Lazaro
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AVILA - CITTA' FORTEZZA
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