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Réserve Nationale de Chasse des Bauges

Per qualcuno questo è l'ultimo giorno di raduno, per altri invece si prolungherà fino a domani, anche se purtroppo le previsioni meteo non sono più così incoraggianti.

Dalla serata di oggi è previsto un netto peggioramento con possibili piogge, anche intense, a dispetto del cielo sgombro di nubi che anche stamani ci saluta al risveglio.

Consumata una discreta colazione riprendiamo il nostro viaggio puntando ancora verso nord, per "assaggiare" la Reserve Chausse de Bauges e poi deviare verso est e verso la frontiera italiana.

Seguiremo per quanto possibile quanto rimasto dell'itinerario generale (troverete la mappa nella pagina principale del Raduno, link a fondo pagina) deviando quando sarà il momento di puntare verso territori più vicini al confine per poi rientrare verso casa.

Col du Glandon 1924 mt

Col du Chaussy 1533 mt

Dopo aver superato il Glandon ci godiamo una pausa caffè sul col du Chaussy, assaporando  la tiepida carezza del sole e la pace infinita che regna su queste alture, siamo gli unici avventori del bar oltre ad essere gli unici turisti in zona; se si escludono le due coppie su sidecar Ural che si accomodano sul prato di fianco alla piccola chiesa apparecchiando per un pic-nic.

La discesa verso valle ci regala panorami vertiginosi con relative soste fotografiche; una volta in pianura la preventivata prima separazione viene rimandata, proseguiremo ancora tutti insieme almeno fino ad Albertville, dove io devierò per il Piccolo san Bernardo e l'Italia mentre il resto del gruppo tornerà verso sud per rientrare in patria dal Monginevro godendosi ancora qualche ora di viaggio e di passi montani sperando nella clemenza del meteo...

Col du Grand Cucheron 1188 mt            Col de Champlaurent 1116 mt                                                     Col du Frene 950 mt

Col de Cherel 1495 mt      Col de Tamie 907 mt

L'assalto al Col de Cherel inizia sotto un cielo ormai grigio, alcune goccioline bagnano i nostri cupolini mentre percorriamo la parte iniziale dell'ascesa al passo su di una imprevista mulattiera sterrata.

Il tratto più impervio della risalita si presenta improvviso davanti a noi; sembra più un sentiero che una strada ma dovrebbe essere percorribile anche in moto secondo alcuni escursionisti presenti.

Il problema che ci tiene fermi nello spiazzo sterrato è dato dalla pioggia, ancora poco rilevante, che potrebbe farsi intensa da li a breve rendendo la strada viscida e pericolosa sopratutto per chi monta gomme stradali.

Pochi minuti di confronto e la decisione viene presa all'unanimità: si torna indietro; non avrebbe senso rischiare così tanto a questo punto del raduno. Ci sono momenti in cui è meglio essere razionali.

Col de Petite St. BERNARD 2188 mt

Tutto ha un inizio ed una fine, ed anche questo atipico raduno arriva la suo epilogo, almeno per quanto mi riguarda.

Dopo il dietrofront del Col de Cherel è tempo di saluti; riguadagnata la vallata saluto il gruppo che punterà verso sud, avendo a disposizione anche il lunedi per il rientro a casa, mentre io mi dirigerò verso Albertville per poi risalire il Piccolo san Bernardo e attraverso la Valle d'Aosta rientrare a casa. Il tutto sperando nella clemenza di un meteo serrpe più minaccioso.

Le nere nuvole resteranno sempre un passo dietro di me, permettendomi di arrivare a casa senza prendere una goccia di pioggia.

Affronto il traffico di rientro avvolto in sensazioni e emozioni ormai più che conosciute: quel misto di gioia ed amarezza che ti accompagna a casa, alla fine di un evento capace di regalarti nuove ed intense emozioni, grazie anche ad una compagnia di grandi amici, ma sopratutto straordinari EGOisti.

Scopri le altre tappe di questo emozionante 3° Egoraduno

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