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Friburgo

FRIBURGO:  Martinstor
FRIBURGO: Martinstor

Raggiungiamo Friburgo, prima tappa di questo lungo viaggio nella Foresta Nera, in prima serata; il tempo di fare un doccia e siamo già in strada.

Il lungo viaggio verso il Baden-Wurttemberg, regione tedesca che ospita la celebre Foresta, è iniziato nel primo pomeriggio di un caldo giovedì di luglio, il traffico mai particolarmente intenso ci ha permesso di mantenere la media prevista e di arrivare in albergo nei tempi previsti.

La cittadina ci accoglie tranquilla, immersa nella fresca serata estiva e popolata da poche persone, ci godiamo una cena veloce in uno dei ristoranti della piazza principale per poi passeggiare lentamente per le vie suggestivamente illuminate e percorse dai tipici piccoli canali all'interno dei quali scorre veloce l'acqua.

Münster

La milletrecentesca cattedrale gotica domina solenne, con il suo altissimo campanile, la piazza sulla quale si allungano veloci le ombre della sera; uno spettacolo di danza intrattiene numerose persone presenti, terminato il quale si avviano lentamente verso casa degustando prima un fresco gelato.


E' la tranquillità la caratteristica più straordinaria della principale città della Foresta Nera, una magia che ti resta dentro e che non ti chiederà altro che di tornare; il prima possibile.

Bächle


I piccoli ruscelli che caratterizzano Friburgo sono stati anticamente realizzati per consentire l'approvvigionamento idrico ai cittadini e per mantenere pulita la città, venute meno le suddette esigenze le allegre acque contribuiscono a rendere questa meravigliosa città ancora più accattivante.

Purtroppo abbiamo appreso solo successivamente che , secondo una antica leggenda, mettere un piede in uno dei canali obbligherà il "malcapitato" a tornare a Friburgo.

Cittadina universitaria, Friburgo si dimostra decisamente più movimentata nei pressi dell'Università, dove diversi giovani si godono gli ultimi scampoli di questa piacevole serata estiva che ormai volge al termine, oltre che piacevole e rilassante come avevamo in parte previsto.

Quello che non era assolutamente previsto in questo viaggio è la rottura della mia ottica Zeiss 16/80 (appena riparata) che mi costringerà a fotografare per tutta la durata del viaggio con il 10/20 e il 70/300, non avendo al seguito ottiche della stessa focale; unica nota positiva è l'avere al seguito almeno il 10/20 che in caso di viaggio in moto non avrei sicuramente portato con me.

Da segnalare inoltre il malfunzionamento dello stabilizzatore del corpo macchina principale, ma in questo caso la non significativa problematica può essere eventualmente superata dal secondo corpo macchina portato al seguito; resta invece fastidioso il non poter utilizzare l'ottica di punta del corredo per immortalare le più belle emozioni che questo viaggio potrà regalarci.

Scopri il Report Completo dedicato alla Foresta Nera:

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