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Il "Giro dei Santi" - Autunno Appenninico

Partenza prima dell'alba in questa atipica giornata di metà autunno, con il buio ancora a farla da padrone in attesa del ritorno dell'ora solare, affrontiamo l'umida pianura padana avvolta da una nebbia causata da una anomala calura che nulla ha a che vedere con il periodo in corso.

Raggiungiamo con le prime luci del giorno il margine della corona collinare che risale verso la cresta appenninica, abbandoniamo quindi la umida coltre inerpicandoci verso le vette che fanno da confine tra l'Emilia e la Liguria e la Toscana, nel duplice intento di godersi i colori autunnali e di affrontare un paio di passi che ancora mancano nel nostro carniere, alcuni di essi sterrati.

E dato che la maggior parte di essi ha a che fare con i santi, il nome all'itinerario odierno è subito attribuito.




Passo santa Franca - 1275 mt


La scelta di partire con il giubbotto senza imbottitura invernale la stiamo quasi rinnegando, l'aria in quota al mattino resto è ancora fresca e l'umidità non aiuta per niente, anzi; il sole poi è spesso coperto da dispettose nebbie o compatte nuvole incapace quindi di riscaldare noi e l'ambiente.


Molto bello paesaggisticamente il tracciato che sale al passo santa franca e ridiscende verso Bardi, la strada stretta, umida e a tratti sconnessa richiede comunque attenzione e velocità adeguata; e noi come sempre siamo qui per divertirci e per ammirare il paesaggio e la natura, con il giusto passo e il miglior approccio possibile.

Anche perché come abbiamo potuto vedere, il contesto non è di nostra esclusiva proprietà, anzi.

Il Castello di Bardi


Il video degli interni da una precedente escursione



Veloce passaggio al cospetto dell'imponente Castello di Bardi dove il sole finalmente ci riscalda e asciuga la fastidiosa umidità, per poi affrontare la tortuosa risalita al successivo passo.

Passo Santa Donna - 1000 mt

Passo dei Due santi - 1392 mt

La traccia di Maps si interrompe nella località di Albareto, secondo il navigatore non è possibile proseguire per il passo; di diverso avviso sono le indicazioni stradali che troviamo all'ingresso del paese che ci indirizzano verso il Passo dei Due Santi.

Le indicazioni in seguito diventano meno frequenti, in loro assenza seguiamo quelle per la Fontana del Faggio, che si trova poco prima del valico.

Lo sterrato è compatto e non presenta particolari difficoltà, ma è molto sconnesso in alcuni tratti mettendo a dura prova le sospensioni e il pilota se si pretende di tenere velocità troppo elevate per il contesto.

L'autunno intanto da bella mostra di sé, anche se la nebbia si infittisce con l'approssimarsi del valico, regalando anche qualche goccia di pioggia; sul valico non si vede un accidente!!

Lunigiana

Dal Passo scendiamo verso la Lunigiana (già teatro di numerose escursioni e divertenti come potrete vedere cliccando sul testo) su strade conosciute, mentre il cielo diventa più minaccioso obbligandoci ad una sosta in quel di Pontremoli, al cospetto del Castello del Piagnaro, a causa di un improvviso quanto breve acquazzone.

Passo del Cirone - 1255 mt

Invertiamo la pendenza e risaliamo le pendici appenniniche per rientrare in Emila attraverso il passo del Cirone, la strada non particolarmente larga riesce comunque a divertire se non si esagera con il gas, soprattutto nel versante Emiliano.

Nonostante il cielo minaccioso che promette pioggia, ma che alla fine macchierà solo la visiera con qualche goccia, ci godiamo la natura, l'autunno e la solitudine, dato che la presenza umana è davvero ridotta ai minimi termini oggi.

In giro non c'è praticamente nessuno. 

Parco dei 100 Laghi (Passo della Colla - 1474 mt)

Ci inoltriamo nell'umido e ombroso, ma suggestivo, Parco dei 100 Laghi, con una consapevolezza; la speranza è l'ultima a morire ma quella di poter affrontare lo sterrato del Passo della Colla che dal rifugio Lagoni porta a Valditacca è davvero molto flebile.

Sappiamo infatti che il valico è chiuso (per motivi non proprio chiarissimi, con dispute accese tra i sindaci dei vari comuni coinvolti) ed il cartello che ci troviamo di fronte mette fine ad ogni dubbio o speranza.

Rischiare comunque il passaggio non di nostra abitudine, anche se oggi in effetti non infastidiremo nessuno dato che siamo gli unici al rifugio; inoltre la forestale da queste parti non è particolarmente tollerante con chi sgarra, ed infine non sappiamo se dall'altra parte invece di un cartello troveremo una invalicabile sbarra.   

Il passo lo abbiamo già affrontato più volte negli anni passati, quindi possiamo anche metterci il cuore in pace e riprendere la via inversa che ci porta fuori dal parco, mentre le gocce di pioggia si fanno più insistenti.

Passo del Silara - 1200 mt

Il passo del Silara sancisce la fine del cielo minaccioso, regalandoci un azzurro sempre più intenso ed un sole che accende i colori dell'autunno; in valle però ci attende il grigio e tossico smog che da settimane ammorba la pianura padana.

Comunque prima di affrontare la insalubre pianura c'è tempo per ammirare un paio di castelli (tre) dolcemente adagiati sui colli di Salsomaggiore Terme, nella provincia Parmense, da tempo appuntati sulla nostra mappa dei luoghi da visitare.  

Castello di Costamezzana

Castello e borgo di Tabiano

Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino


Video, Mappa e GPX dell'itinerario

Video in Preparazione

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