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Toscana: Le Balze del Valdarno

Siamo in Toscana, in quella parte del Valdarno dove il fiume Arno,  più volte citato da Dante nella Divina Commedia,  si sposta verso le Coline del Chianti allontanandosi dalle cime del Pratomagno, attorno alle quali ha girato dopo aver percorso il Casentino.

Si trovano qui, tra il fiume Toscano e il monte Pratomagno queste spettacolari erosioni naturali (poco) conosciute con il nome di Balze del Valdarno.

Formatesi nel corso dei millenni si raccolgono principalmente intorno a paesi come Castelfranco di Sopra e Pian di Scò, e a piccoli borghi, oggi ripopolati, come Montemarciano e Piantravigne.

Le Balze, ed i vari punti di osservazione, sono raggiungibili seguendo le evoluzioni della strada provinciale “Setteponti” che corre lungo le pendici del Pratomagno; 



 

 

Ma il miglior modo di osservarle è certamente quello di percorrere i sentieri escursionistici opportunamente segnalati, come quello

n° 51 del CAI detto “dell’Acqua Zolfina” che prende il via da Castelfranco di Sopra e si dirige verso Piantravigne e attraversando la parte più suggestiva delle Balze.



Questa suggestiva formazione naturale è dovuta alla lenta ma progressiva erosione da parte degli agenti atmosferici, di quello che un tempo era il fondo del lago Pliocenico; specchio d'acqua che qualche milione di anni  fa ricopriva quella che oggi è la valle dell’Arno ed "erede" dell'antichissimo mare che si estendeva ben più ampiamente.


Montemarciano (AR)



Turisticamente poco conosciute, costituiscono insieme al patrimonio storico e naturale rintracciabile nei dintorni, una meta di sicura soddisfazione per chi vuole allontanarsi dai luoghi più conosciuti e massificati.

SP1 "Setteponti" - Cassia Vetus

Questa suggestivo nastro di asfalto che si attorciglia sulle colline che degradano dal massiccio del Pratomagno, un tempo era conosciuta come Cassia Vetus; importante via di collegamento, collegava Arezzo alla città di Fiesole fin dall’epoca Etrusca, prima che Firenze diventasse una città più importante.

Numerose sono le attrattive che si possono ammirare lungo questo percorso, ma ne parleremo nei prossimi report dedicati a questo ricco e poco conosciuto territorio, adesso torniamo a concentrarci sulle meravigliose balze.

Piantravigne (AR)


Questo piccolo borgo offre una delle panoramiche più ammalianti delle Balze, dal ponte che introduce in paese arrivando dalla Setteponti si gode una vista impareggiabile su una delle Balze tra le più estese e suggestive.

Castelfranco di sopra (AR)

Castelfranco dei Sopra, uno dei borghi più rinomati della zona regala al visitatore alcune piccole perle come la Badia di Soffena  risalente al XI sec. che custodisce affreschi di importanti pittori come “Lo Scheggia” fratello del più celebre Masaccio e la Torre di Arnolfo, progettata dal celebre architetto Arnolfo di Cambio, realizzata nel XIV sec. che ancora oggi accoglie i visitatori che raggiungono la cittadina risalendo da valle.

Da Castelfranco scendiamo verso valle per poi deviare verso Faella, ultima tappa delle giornata che, grazie anche ai neri e minacciosi nuvoloni che hanno reso il cielo ancor più suggestivo, è risultata decisamente emozionante dal punto di vista fotografico.

Ma lo è stata ancor di più  per la "riscoperta" di questi famigliari luoghi che mi hanno ospitato per 40 anni.

 


Faella (AR)

Questo e tanto altro ancora riserva al viaggiatore curioso questa parte di territorio Toscano fuori dalle direttrici turistiche più conosciute; tanti altri tesori che non mancheremo di raccontarvi prossimamente

Video, mappa & GPX dell'Itinerario


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