La prima tappa di rientro da una escursione marittima invernale, che purtroppo è stata penalizzata dalla fastidiosa copertura nuvolosa, sarebbe stata il Museo delle Miniere, ma per una migliore leggibilità preferiamo impostare il report con la visita al piccolo borgo come inizio.
Siamo in Toscana, in Val di Cecina (come è facilmente ipotizzabile) nelle immediate vicinanze di quella che è conosciuta come la Valle del Diavolo a causa della presenza di soffioni boraciferi e geyser che suggeriscono Dantesche ambientazioni.
Borgo di medievale costruzione diverrà di Fiorentino possesso nel 1471, conoscerà un fiorente sviluppo sotto il Regno d'Italia grazie alle attività minerarie che ne segneranno anche la decadenza quando nei primi del '900 le miniere verranno chiuse.
Il Museo delle Miniere
La Miniera di Caporciano è un'area dedicata alla estrazione del Rame molto importante dal punto di vista storico, essa infatti risulta attiva fin dall'epoca Etrusca; successivamente, alternando periodi di blocco dell'estrazione a periodi di intensa attività, si arriva fino al XV secolo a partire dal quale la miniera sarà in funzione fino ai primi del '900 del secolo scorso.
L'attività di estrazione cesserà definitivamente nel 1907, pochi anni prima fu iniziata la costruzione della Diga del Muraglione che si trova a monte della miniera, e che avrebbe dovuto convogliare le acque necessarie alla attività mineraria.
La diga praticamente non verrà mai utilizzata ed oggi è in corso un tentativo di recupero per rendere turisticamente fruibile quello che attualmente è un instabile rudere; resta visitabile la miniera con i suoi fabbricati e la possibilità di poter effettuare una visita guidata anche negli ambienti interni. Purtroppo al momento (Gennaio 2022) la visita è possibile solo su prenotazione e per gruppi di 12/20 persone.
Per informazioni: https://www.museodelleminieremontecatini.it/
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