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Parco Naturale della Maremma: Le Torri

L'itinerario A2, o delle Torri, di media difficoltà, è uno degli itinerari più rappresentativi e suggestivi del Parco della Maremma; Esso consente al visitatore di osservare la riserva naturale in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, iniziando dalla passeggiata all’interno della Pineta Granducale costeggiando i canali utili alla bonifica della zona un tempo pericolosamente malarica.

Iniziata da Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana, la bonifica si consoliderà nel periodo a cavallo tra la rima e al seconda guerra mondiale ma sarà terminata solamente a metà del XX sec. 

Il percorso è affrontabile individualmente, tranne che nei mesi di giugno luglio e agosto, quando è obbligatoria la presenza di una guida per evitare l’insorgere di pericolosi incendi.


VIDEO, MAPPA E GPX DELL'ITINERARIO A FINE PAGINA



Raggiunta la spiaggia è possibile godere della vista di un contesto naturale davvero selvaggio, ovvero dove la mano dell’uomo non causa nessun tipo di modifica; davanti a noi il mare dell’arcipelago Toscano, dove nelle giornate terse è possibile osservare i profili del Giglio, Montecristo e dell’isola d’Elba

La spiaggia di Collelungo



La Torre di Collelungo

Dalla spiaggia poi si risale alla Torre di Collelungo risalente alla fine del '400 e costruita per volere della Signoria di Siena impegnata nel controllo del territorio e della fascia costiera di pertinenza, a seguito di una importante distruzione fu ricostruita nel '500 per proseguire nel suo compito di sorveglianza dagli attacchi provenienti dal mare e dalle incursioni dei pirati, poco nobile attività praticata incessantemente fino alla fine dell'800.

 

Colpita da un fulmine nel 1847 è stata perfettamente restaurata alla fine del secolo scorso.


Torre di Castel Marino

La Torre di Castel Marino svetta solitaria sulle terre che degradano verso il mare incise dai canali di bonifica, Edificata in una data non ben definita dell' epoca medievale (probabilmente dagli Aldobrandeschi) assolveva scopi essenzialmente difensivi e di osservazione del tratto costiero spesso preda delle scorrerie piratesche,

Progressivamente in disuso ad iniziare dal '500, a seguito della costruzione dalla torre di Collelungo, fu lasciata in devastante stato di abbandono fino a pochi anni fa, quando oggetto di importanti opere di recupero e consolidamento delle poche parti rimaste, è stata riportata ad una dignitosa solidità.

Il restauro delle due torri è stato anticipato da una profonda riflessione, che spesso viene fatta prima di procedere al recupero di beni architettonici antichi, sulle modalità da attuare per risanamento; il dubbio è se sia più giusto procedere con uno ripristino utilizzando materiali e tecniche similari alle originali, riportando il manufatto all’antico splendore (ma creando una atmosfera da falso parco giochi), oppure procedere con interventi che siano visivamente attuali e che possano consentire (anche e soprattutto in un remoto futuro) di comprendere facilmente che ci sono stati interventi di restauro e che sono successivi alla prima costruzione.

Alla fine si è preferita la seconda modalità, lasciando ben visibili le diversità tra antica struttura e moderni interventi

Il colpo d'occhio che questa collina consente sul tratto di costa che va dalla foce dell'Ombrone a Cala di Forno, incentrato sulla torre di Collelungo, è impressionante, soprattutto nelle giornate terse.



 

Scopri l'itinerario A1 dell'abbazia di San Rabano 



Video, mappa e GPX dell'itinerario

Per la mappa, il GPX e le informazioni relative a orari, modalità e biglietti vi rimandiamo al sito ufficiale:


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