E’ la città più bella del mondo non c'è niente da fare....

Sarà perché è una città speciale, sarà perché è stata la mia prima metà quando ho potuto iniziare a viaggiare da solo in sella al mio sgangherato 50 cc,  sarà perché è isolata dal resto del mondo e al di fuori di quelle che sono le rotte commerciali principali, sarà perché nonostante tutto poi la guerra contro Firenze non l'ha effettivamente persa prendendosi la rivincita secoli dopo.

Sarà per tutto questo o per mille altri motivi ma per me Siena è la città più bella del mondo e viverla oggi è veramente un'emozione speciale. Speciale come un po' tutte le volte che ho potuto e voluto visitarla, speciale come le emozioni che ogni volta il percorrere queste antiche strade mi procura......

Il Duomo di Siena visto dalla porta del "Facciatone"; simbolo principale delle aspirazioni di grandezza della città mai concretizzate..... almeno per quanto riguarda il suo remoto passato.



Questo è l'ennesimo ponte festivo flagellato dal maltempo, tre giorni di vacanza e la pioggia che martella ininterrotta per due ……

E' solo il terzo giorno, 25 aprile, che al mattino si possono osservare alcuni spiragli tra le nere nuvole dal quale trapelano incoraggianti sprazzi di azzurro, le previsioni dichiarano un netto miglioramento a partire dalla metà mattinata ed è per questo motivo che decidiamo di visitare la splendida città toscana che baciata dal sole e con lo splendido cielo azzurro a fare da sfondo risulterà meravigliosamente suggestiva come solo lei sa fare; grazie anche alla immediata vicinanza dei colli rivestiti di intenso verde che sfidano arroganti un cielo profondamente azzurro nel quale nuotano meravigliosamente leggiadre alcune nuvole bianche.

E’ in giornate come questa infatti,  quando gli elementi si sono ampiamente sfogati con pioggia e vento, che l'aria diventa straordinariamente terza  e scattare foto diventa più un emozione che un piacere;  nei due giorni precedenti  il meteo ha dato il peggio di sé concedendo una tregua solo ad iniziare dalla mattinata di oggi;  quello che è stato quindi una dannazione che ci ha costretto praticamente a trascorrere due giorni chiusi in casa oggi rischia di diventare un regalo davvero unico.

 


Raggiungiamo Siena  nella prima metà della mattinata, quando i primi drappelli di turisti iniziano a raggiungere il centro della cittadina Toscana; un'affluenza che però al momento non sembra particolarmente intensa.

Molti di essi fanno parte di gite organizzate arrivate con autobus gran turismo, gruppi che sono quelli più “pericolosi”, occorre quindi fare attenzione perché si muovono come se fossero un corpo unico ed  intercettarne la corsa può significare essere impietosamente  travolti…

Parcheggiamo nei pressi della Fortezza Medicea, per poi superare San Domenico e raggiungere la chiesa di Santa Caterina da Siena; decidiamo quindi di non seguire le direttrici principali del turismo cercando un po' di perdersi tra quelle che sono le strette, ed a volte ripide, strade della città.

Una volta visitata la chiesa proseguiamo nel nostro cammino alla volta del centro cittadino, straordinario contesto dove si può rimanere estasiati di fronte alla piazza più famosa al mondo, Piazza del Campo o osservando i bianchi marmi del Duomo sfavillare al sole. 


SANTUARIO DI SANTA CATERINA

LE VIE SILENZIOSE ..... LONTANO DAGLI SCHIAMAZZI DEI TURISTI

Passeggiando per le tranquille viuzze veniamo irresistibilmente attratti da una promettente osteria situata in una strada laterale non lontano dal Duomo; un'occhiata rapida al menu e la decisione è presa, i morsi della fame iniziano a farsi sentire e data la giornata meglio premunirsi per tempo, prima che i turisti sciamino in preda alla fame in cerca di un tavolo libero.

Il simpatico oste dichiara però di non prendere prenotazioni, comunque se non ci presentiamo troppo tardi non dovrebbero esserci problemi nel trovare un tavolo libero; soddisfatti della scelta continuiamo la nostra passeggiata alla volta del Duomo mentre le nostre instancabili reflex immortalano i tantissimi momenti offerti da questa suggestiva cittadina.



IL DUOMO E IL FACCIATONE

 

Intensa e travagliata la storia del Duomo di Siena la cui data di inizio lavori di costruzione resta decisamente incerta; di certo si sa che la consacrazione avvenne il 18 novembre del 1179 ma il completamento dell'opera sarebbe arrivato molto più tardi.

Il progetto infatti subi un profondo cambiamento quando nel 1339, (periodo di massimo splendore della città) nel tentativo di rivaleggiare con Firenze ed il suo imponente Duomo, iniziarono i lavori per un maestoso ampliamento.

 

La successiva crisi economica della città e altre vicissitudini come la Peste, decretarono l'immediato fallimento del faraonico progetto a testimonianza del quale resta il "facciatone",  muta testimonianza delle fallite aspirazioni della Repubblica di Siena. 

Furono così ripresi i lavori del precedente progetto che saranno finalmente terminati nel 1370



DETTAGLI DELLA FACCIATA DEL DUOMO



IL SOGNO INFRANTO: "IL FACCIATONE"


Continuiamo dunque il nostro vagare per le strade di Siena cogliendo aspetti e magici istanti ovunque per poi rientrare in Piazza del Campo dove ci lasciamo per un attimo ammaliare dal tiepido sole che letteralmente sdraia sulla piazza del Palio centinaia di turisti.

LA PIAZZA PIU' FAMOSA (E BELLA) DEL MONDO

PIAZZA DEL CAMPO


FONTE GAIA


FONTE DEL CASATO


 A fatica ci stacchiamo da questo meraviglioso quadro medievale per riprendere un cammino che adesso comincia a prevedere il rientro verso il parcheggio, non prima però di aver visitato un'attrattiva di Siena che conoscevo ma che, incredibilmente lo ammetto, non avevo mai visitato: Fontebranda; la più famosa e la più antica delle numerose fonti medievali ancora visibili in città, celebre anche e soprattutto per essere stata citata da Dante nella Divina Commedia e per avere visto crescere Santa Caterina da Siena nata nei pressi della stessa fontana

FONTEBRANDA

Ormai prossimi al rientro risaliamo il ripido sentiero che riporta a San Domenico e da lì proseguiamo per una breve visita alla Fortezza Medicea, vuoto e mal curato scrigno al quale si accede per godere della vista panoramica sulla città o per fare attività fisica come dimostrano molti senesi che approfittano del tiepido sole per bruciare qualche caloria di troppo


PANORAMI DALLA FORTEZZA MEDICEA


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