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Terre del Piceno 05: Borghi e Calanchi

Abbandonata Ascoli Piceno, con la giornata che inizia la sua fase discendente, in una atmosfera in parte penalizzata dalla presenza di nuvole dispettose, puntiamo verso l'interno della regione verso le nuove mete previste dalla nostra mappa.

Quello che ignoriamo e che le strade previste dall'itinerario non sono quello che ci aspettiamo; qualcuna non arriva da nessuna parte...

Sotto l'attento sguardo del dantesco profilo del monte Ascensione ci perdiamo sulle strade, spesso sterrate, che costeggiano i suggestivi calanchi che caratterizzano questa parte di territorio Piceno; zigzagando tra piccoli centri abitati e silenti borghi, spesso sorvegliati da antiche torri e diroccate mura.

 



Rocca di Montadamo (AP)

I Calanchi dell'Ascensione



Ripaberarda (AP)


Ripaberarda, silenzioso piccolo borgo dell'entroterra Piceno è sospeso sui calanchi; un meraviglioso colpo d'occhio, quello sul panorama sottostante, che oggi purtroppo viene penalizzato dalla copertura nuvolosa e dalla leggera foschia che carezza le asperità del terreno, ma che risulta comunque suggestivo, attentamente sorvegliato dal Monte Ascensione con il suo inconfondibile profilo, da più parti ricondotto a quello del Sommo Poeta, Dante Alighieri.


Offida (AP)

Parte dell'antico territorio Piceno ma di origine quasi sicuramente Longobarda, almeno per quanto riguarda l'attuale aspetto della cittadina, Offida è uno dei "Borghi più belli d'Italia" oltre che essere la capitale del Merletto a Tombolo che ancora oggi viene qui insegnato.

Tutto questo però non ha impedito purtroppo, un progressivo spopolamento della città che oggi appare tristemente deserta e con un centro storico completamente inanimato e con pochissimi negozi aperti, bar e ristoranti compresi.

Oltre agli abitanti, manca certamente anche la componente turistica, situazione che abbiamo riscontrato spesso nelle nostre visite ai borghi del Piceno, con pochissime eccezioni. 


Questa condizione di "Anonimato Turistico" è purtroppo tipica di molte zone del nostro paese, penalizzate da un turismo condizionato da parametri diversi dalla crescita culturale e dalla individuale esplorazione e troppo incline alla ricerca dell'altrui plauso, contesto che porta alla concentrazione turistica nelle mete più famose e meglio utilizzabili come sfondo per selfie tralasciando zone che sarebbero in grado di regalare comunque emozioni oltre che pace e tranquillità. Certo, al prezzo di pochi like su instagram...


E Offida, come tante altre belle realtà del nostro paese, non si merita questa sottovalutazione, grazie ad un centro storico davvero ammaliante, un contesto territoriale molto suggestivo, alla vicinanza con la costa marittima e alla presenza della chiesa di santa Maria della Rocca, trecentesco gioiello che chiude il borgo nella parte più bassa, sospesa sullo strapiombo. 

Santa Maria della Rocca

Relativamente ai bellissimi interni troverete maggiore soddisfazione nel video che trovate a fine report, a causa della scarsa luminosità interna sono state preferite le riprese alle foto.

Con le ombre della sera sempre più incombenti iniziamo il viaggio di ritorno verso la costa, rimandando all'indomani la visita di un altro bellissimo borgo. Ma resta ancora una tappa da fare, quella in notturna...




Video, mappa e GPX dell'itinerario effettivo totale

La mappa, oltre al percorso da noi effettuato, riporta anche la maggior parte dei più importanti borghi e castelli dell'entroterra marchigiano; questo per agevolare la creazione di un itinerario complesso e articolato in più giorni dei tre che avevamo a disposizione.

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Piceno 2023.gpx
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