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Certaldo - Il Medioevo del Boccaccio

Piccole escursioni alla esplorazione di borghi e castelli situati a pochi chilometri dalla magione, queste le modalità di viaggio tipiche della stagione invernale, quando il tempo a disposizione scarseggia e le condizioni meteo risultano spesso avverse.

Ovviamente questa modalità risulta più facilmente applicabile laddove si concentrano maggiormente le suddette risorse; storiche, artistiche e paesaggistiche.

Ma pur esistendo una classifica per regioni sulla densità di attrattive turistiche e culturali è possibile affermare che non esiste zona di questo meraviglioso paese che non valga la pena di esplorare, anche e soprattutto per una crescita culturale individuale utile ad affrontare i viaggi ben più impegnativi.

 

Perché prima di poter pensare di comprendere genti e culture lontane prima occorre sapere bene chi siamo e da dove veniamo.

Detto ciò possiamo con certezza affermare che la nostra Toscana è sicuramente una delle regioni più ricche per quanto riguarda il patrimonio storico, artistico e culturale oltre che naturale.

Siamo in valdelsa, territorio plasmato dal fiume Elsa situato ad ovest delle terre del Chianti.

Ed oggi la nostra attenzione si concentra sulla splendida cittadina medievale di Certaldo, il cui centro storico medievale sorveglia dall’alto del suo colle la città nuova e la stessa vallata.

Il Video dell'Escursione


La fama della città vecchia di Certaldo non è dovuta solamente alla sua medievale bellezza, ma anche e soprattutto per avere dato i natali, ed averlo accolto nell’eterno riposo, ad uno dei poeti più celebri ed importanti del XIV secolo.

Qui nacque nel 1313, e mori nel 1375, Giovanni Boccaccio, precursore dell’Umanesimo e profondo influenzatore del panorama letterario europeo. La sua opera più celebre, il Decameron, è una raccolta di 100 novelle che identifica la società del tempo, scritta in quella lingua volgare che vedeva in dante e Petrarca i Maggiori esponenti e che sarebbe diventata la lingua Italiana.

 Scritto con tratti umoristici e sottilmente erotici (per quello che all’epoca era quasi tollerato) ambientati nel contesto drammatico della Peste nera che flagella Firenze nel 1348 subirà anche la censura ecclesiastica e diversi rimaneggiamenti nell’intento di ripulirlo dalle “oscenità”


Passeggiare per le vie della tranquilla cittadina in questa giornata di inizio inverno ha un sapore dolce/amaro dato che la scarsa affluenza non è dovuta purtroppo solamente al freddo.


Certaldo infatti risulta normalmente molto più animata e frequentata, anche in inverno, certo non ai livelli della stagione estiva quando, numerose manifestazioni che qui si svolgono come la spettacolare “Mercantia”, evento europeo dedicato al teatro di strada, richiamano migliaia di appassionati e turisti.

 

Da non sottovalutare inoltre la possibilità di degustare prelibate pietanze tipiche locali nei numerosi locali che si aprono sulle vie di Certaldo, anch’essi capaci di richiamare molte buona forchette. 

 


Nonostante tutto resta intatta la suggestione che si prova ammirando le antiche mura, in attesa che il sole al tramonto dichiari la fine della giornata regalandoci un ultima immagine del profilo della città che si prepara alla notte.

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