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I borghi dell'Umbria

Bettona - Bevagna - Montefalco - Deruta

 

Oggi ci regaliamo una escursione mototuristica in giornata visitando alcuni tra i borghi più belli dell'Umbria (e d'Italia) non molto distanti dalle terre Toscane; concedendo una pausa dalle lezioni di Moto a Lady Hawke (ma anche a me!)  

Con la speranza di non soffrire ne il caldo ne l'affollamento delle turistiche zone dato che siamo in una delle settimane più critiche di agosto.   

La prima tappa della giornata che inizia con dedicata calma è Bettona, piccolo borgo eretto sulle ultime propaggini di nord-est dei Monti Martani, catena montuosa che copre il cuore dell'Umbria 

Bettona

Il piccolo borgo Umbro ci accoglie con inaspettata tranquillità, quello che pensavamo essere un animato villaggio si rivela invece sonnacchioso e scarsamente frequentato; facile trovare posto ad un tavolino esterno del bar per una bibita.

Accanto a noi il classico tavolo dei vecchietti della scopa sbircia, neanche troppo velatamente, i due motociclanti turisti; unica attrazione della placida giornata.

Anche la passeggiata dentro le antiche mure si rivela solitaria, pochissimi turisti e qualche indigeno non ancora partito per la vacanze, si aggirano per il borgo. 


Bevagna

Bevagna, nostra successiva sosta, risulta decisamente più animata; in questo caso probabilmente, l'ufficio di promozione turistica ha funzionato meglio, ma siamo (per fortuna) molto lontani dagli insostenibili affollamenti regalati dal turismo di massa.

Se ciò sia dovuto ad un mirato proposito oppure semplicemente ad uno scarso risultato è difficile dirlo, la cosa importante è che possiamo goderci il borgo senza (troppe) maleducate presenze.



Montefalco

Montefalco, terza, e probabilmente ultima, tappa della giornata appare molto frequentata fin dall'arrivo al cospetto delle mura, il parcheggio riservato alle moto è praticamente vuoto, ma lo stesso non si può dire per quello delle auto: pieno e con diversi veicoli in speranzosa attesa.

In questo gioiello Umbro sono molteplici le manifestazioni che si svolgono nel mese di agosto, per il piacere dei turisti che la gremiscono soddisfatti; eventi che culmineranno il 19 agosto con al rievocazione della "Fuga del Bove".

Oggi il borgo è animato dalle prove della Gara della Staffetta, in programma il 14 agosto, nella quale i corridori si sfideranno percorrendo gli sfiancanti saliscendi del villaggio; e dal vociare del servizio di gara che tenta (con estrema difficoltà) di far spostare i turisti dalla strada al passaggio dei podisti. 


Dopo avere passeggiato per le antiche vie addobbate per l'evento (non abbiamo foto della piazza principale in quanto completamente oscurata da palco e ornamenti vari), perdendo buona parte della compagnia turistica quando ci addentriamo in quelle più nascoste, decidiamo di concederci un aperitivo, con finalità di cena, prima di rimetterci in moto.

Il borgo è molto ammaliante ed i vari locali lungo la via principale appaiono molto allettanti, e non troppo turistici; per questo motivo preferiamo evitare di ripartire e di dover rimpiangere Montefalco.

Un ottimo spumante brut di Sagrantino vinificato in bianco (ovviamente) accompagna deliziosi salumi e formaggi mentre la giornata estiva declina in serata.

Soddisfatti nel corpo e nell'anima, arriva a malincuore il momento di rimettersi in marcia; ma il viaggio non è ancora finito.

Le ombre della sera prendono progressivamente il posto del caldo e abbagliante pomeriggio mentre lasciamo temporaneamente la trafficata A45 per deviare verso la cittadina Umbra celebre per le splendide ceramiche che vi vengono da secoli prodotte.

Deruta

E' un calda serata di inizio agosto quella che ci vede approdare a Deruta, rinomata cittadina nel cuore dell'Umbria; di rientro da una divertente giornata ego/mototuristica che ci ha portato a visitare alcune delle cittadine più belle dell'Umbria, come Bevagna e Montefalco, decidiamo di concludere la serata nella

città delle ceramiche per antonomasia.

Nella convinzione di poter degnamente concludere la giornata in un animato borgo, osservando lo struscio serale, magari degustando un cocktail rilassandosi al tepore della sera.

In fondo siamo in pieno agosto...


Contrariamente alle nostre aspettative, Deruta, in questa serata che dovrebbe essere turisticamente rilevante si offre ai nostri occhi completamente deserta; praticamente siamo i soli a passeggiare  per le vie della città della ceramica.

A questo desolante panorama si aggiunge, a causa o per effetto, la quasi totale assenza di strutture in grado di allietare la serata a visitatori assetati o magari affamati.

Solo un bar, in fondo alla piazza principale, è aperto e in grado di offrirci da bere, ma il disagio nell'essere praticamente soli in un contesto totalmente deserto si fa sentire.

Non vediamo l'ora di rimetterci in marcia.

Malinconicamente il gestore del bar, a nostra domanda, sottolinea una probabilmente errata scelta di promozione turistica che sta portando Deruta a perdere progressivamente visitatori a favore del turismo “usa e getta”, quello che passa e subito se ne va; quello che, credono in molti, porti comunque ricchezza.

Non sappiamo se una ceramica di Deruta rappresenti ancora una seduzione per il turista che sceglie l’Umbria per le sua vacanze, ma sembra proprio che oltre quello Deruta non sia in grado di offrire molto di più.

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